[17/09/2012] News toscana

Industria in declino: per Livorno e Piombino la Regione chiede al Governo il riconoscimento di area di crisi complessa

Parte dell'industria della provincia di Livorno è in crisi. Si tratta del polo siderurgico di Piombino e di quello della componentistica auto di Livorno e Collesalvetti,  aree industriali che per la Regione sono da considerarsi, per dimensioni ed importanza delle imprese, non solo di rilevanza regionale ma anche nazionale. Per questo motivo la Giunta ha indirizzato al Governo centrale una richiesta di riconoscimento di area di crisi complessa per i due poli industriali, che ha formalizzato oggi approvando una delibera presentata dall'assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini (Nella foto).

La richiesta, sotto forma di istanza al ministero dello Sviluppo economico, parte dalla considerazione che in entrambi i casi, siamo in presenza di una prevalenza di grande impresa e di gruppi multinazionali, con una forte dipendenza dai mercati mondiali dominati da pochi grandi produttori a livello internazionale, un significativo indotto e necessità di processi di riconversione, il tutto concentrato su uno spazio geografico limitato. «La richiesta deriva dalle difficoltà molto pesanti che le aree di Livorno- Collesalvetti e di Piombino-val di Cornia vivono in relazione alla crisi della componentistica e della siderurgia- ha dichiarato Simoncini- In questi anni si sono persi centinaia di posti di lavoro e migliaia di lavoratori sono stati e sono in cassa integrazione. Le difficoltà hanno colpito le aziende principali e l'indotto. Peraltro, ad oggi non ci sono segnali di inversione di tendenza in questi due settori, che sono fra l'altro anche direttamente collegati. Da qui la richiesta di riconoscimento di aree di crisi complessa, che se ottenuta potrebbe attivare sul territorio risorse nazionali per progetti di reindustrializzazione e riconversione produttiva. Al tempo stesso- ha continuato l'assessore- con questa candidatura, intendiamo spronare il governo a mettere in campo politiche industriali forti a sostegno di due settori strategici come la siderurgia e l'automotive».

Il polo siderurgico di Piombino, il secondo per importanza a livello nazionale e fra i primi a livello europeo, risente della crisi, di portata mondiale, del mercato dell'acciaio, aggravata da problemi di tipo infrastrutturale, energetico ed ambientale. Da tempo regione ed enti locali hanno avanzato al governo richiesta di apertura di un tavolo a livello nazionale mentre la giunta ha varato un progetto di rilancio. Il polo della componentistica auto dell'area urbana di Livorno e Collesalvetti, invece  costituisce uno dei 5 poli nazionali della subfornitura meccanica automotive, con un indotto meccanico fatto di piccole e piccolissime aziende diffuso capillarmente in tutta l'area. Le imprese del settore, in questi anni, hanno attraversato processi di riorganizzazione con ricadute negative sull'occupazione e anche in questo caso la Regione sta sostenendo, con gli enti locali, interventi per il rilancio del settore.

La delibera approvata dalla giunta fa riferimento alla legge nazionale 134 del 7 agosto 2012 che prevede, in caso di crisi complesse, l'attivazione di progetti di riconversione che promuovano la riqualificazione delle aree interessate, del capitale umano, il recupero ambientale e l'efficienza energetica dei siti e il potenziamento delle infrastrutture a fronte di un finanziamento da parte del governo con la costituzione di un apposito Fondo per la crescita sostenibile.  Ricordiamo che entrambi i siti, a causa di problemi ambientali, sono tra l'altro individuati come Sin (Siti di interesse nazionale). «La Regione, che ha firmato accordi con i sindaci di Livorno e di Piombino e la provincia di Livorno a sostegno di progetti di intervento sui due territori, sosterrà la richiesta anche nella definizione dei criteri per la determinazione delle nuove aree di crisi complessa, e farà la propria parte nel sostenere i progetti di reindustrializzazione e riconversione» ha concluso Simoncini.

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