[07/09/2012] News

La Lipu aderisce alla petizione contro la strage di ghiandaie in Val d’Aosta

Una cassetta di mele ai cacciatori che abbattono 25 ghiandaie

La Lipu chiede una firma contro «l'assurda e incredibile proposta di uccidere 25 ghiandaie in cambio di una cassetta di mele» ed aderisce alla petizione lanciata nei giorni scorsi dal fotografo Stefano Unterthiner e appoggiata da associazioni ambientaliste e tantissimi cittadini indignati per protestare contro i metodi violenti e intollerabili proposti dalla Cofruits di St-Pierre, in Val d'Aosta. Ecco come Stefano Unterthiner spiega il perché di questa campagna su Facebook: «Vi piacciono le mele provenienti dal comune di Saint-Pierre (Valle d'Aosta)? bene, sentite questa. Gli agricoltori della zona hanno proposto di regalare ai cacciatori una cassetta di mele ogni 25 (!) ghiandaie uccise!! Una decisione presa a seguito dei danni che gli agricoltori hanno subito nella produzione di mele... non reti di protezioni, ma semplicemente uccidere tutto quello che puo recare danno! E' questa la Valle d'Aosta che non mi piace! Quella delle regole fatte in casa e degli amministratori compiacenti. Un consiglio: andate a comperare mele da chi rispetta la natura, da chi ha presente le regole civili e non ragiona ancora come un uomo delle caverne... Vorrei anche rispondere a chi chiede come noi ci comporteremmo al loro posto: farei sì di tutto per difendere la mia attività, ma da persona civile che da valore alla vita. Anche a quella di una sola ghiandaia. Spero che questa piccola battaglia aiuti non solo le ghiandaie ma anche gli agricoltori a risolvere i loro problemi una volta per tutte».

il presidente Lipu, Fulvio Mamone Capria, sottolinea: «La difesa delle coltivazioni è sacrosanta, ma i metodi suggeriti sono inaccettabili e infondati dal punto di vista scientifico, per non parlare della proposta di cacciare in primavera in pieno periodo di nidificazione. Non si risolvono i problemi con la violenza e le armi, ma con metodi ecologici e rispettosi della natura e della sicurezza delle persone, installando reti di protezione e, dove possibile senza arrecare disturbo alle persone, dissuasori ottici e acustici. Il danno alla natura e all'immagine del turismo nella Regione, nel caso si adottasse la proposta di Cofruits, sarebbero incalcolabili»-

Anche la Lipu quindi invita insieme ad Unterthiner ad inviare mail alla Cofruits, all'Assessorato e alla Forestale, «Esprimendo il dissenso verso quegli agricoltori che, all'interno di Cofruits, decidono di risolvere il problema delle ghiadaie con gli abbattimenti e scongiurare la scellerata speranza di ottenere il permesso per una caccia in primavera, quando c'è la nidificazione.  Vi chiediamo oltremodo di sostenere però quegli agricoltori che scelgono le reti e/o dissuasori per proteggere le loro coltivazioni». 

Sulla pagna facebook dell'iniziativa c'è anche un testo tipo da inviare a info@cofruits.it; ass-agricoltura@regione.vda.it; corpoforestalevaldostano@regione.vda.it :Buongiorno, mi unisco alla protesta contro la vergognosa iniziativa di sterminio delle ghiandaie "colpevoli" di mangiare le mele. Non vi è alcuna giustificazione nell'uso di tale violenza: qualsiasi danno ci sia, il problema va risolto con metodi incruenti e degni di un'agricoltura sostenibile.Inoltre, è inammissibile ipotizzare la caccia in deroga a stagione chiusa. Lasciate perdere la violenza, lasciate stare le alleanze coi cacciatori, e risolvete i problemi in modo civile. Di certo non state facendo una bella pubblicità, né alle mele che provengono dalla vostra regione, né a coloro che utilizzano dissuasori per far fronte al problema e tanto meno alla Regione Val d'Aosta, per la quale il turismo è una risorsa importante».

 

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