[06/09/2012] News toscana

Il Comune sostiene la proposta di legge sulla copertura assicurativa per chi si reca al lavoro in bicicletta

La giunta Comunale di Livorno ha recentemente deliberato l'adesione alla petizione a sostegno della proposta di legge, promossa dalla Fiab (Federazione italiana Amici della Bicicletta), affinché anche l'utilizzo della bicicletta per il percorso casa-lavoro sia coperto da assicurazione antinfortunistica. In base alla legislazione vigente, infatti, l'incidente stradale con mezzo proprio lungo il percorso casa-lavoro viene risarcito come infortunio sul lavoro (c. d. infortunio in itinere) solo se chi ha subito l'incidente riesce a dimostrare che il percorso non era coperto da alcun mezzo pubblico.

La FIAB sta promuovendo sul proprio sito internet www.fiab-onlus.it> una petizione, alla quale hanno aderito numerose Amministrazioni tra le quali quela di Livorno, affinché l'art. 12 del Decreto Legislativo 38/2000 sia integrato con la frase "L'uso della bicicletta è comunque coperto da assicurazione, anche nel caso di percorsi brevi o di possibile utilizzo del mezzo pubblico".


L'iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Comunale, alla quale erano presenti Maurizio Bettini, assessore comunale alla Mobilità, Luca Di Fonzo, presidente dell'associazione "La Triglia in Bicicletta" e referente cittadino della FIAB, e Luciano Chirici, past president della "Triglia in Bicicletta".

L'assessore Bettini ha sottolineato il rapporto di proficua collaborazione che il Comune ha instaurato con la FIAB al fine di mettere a punto iniziative e progetti per incentivare l'utilizzo della bicicletta per tutti gli spostamenti urbani, specie quelli casa-lavoro, contribuendo al risparmio energetico, alla riduzione dell'inquinamento, al decongestionamento del traffico e favorendo l'attività motoria.

L'assessore Bettini ha voluto precisare che il 37% in più di "percorsi ciclabili" cittadini sono una realtà: non semplici tratti di pista ciclabile, ma percorsi il più possibile collegati fra di loro e chiusi ad anello, realizzati nell'ottica della sicurezza, in primis per i pedoni.

Il comparto Viale Petrarca/Viale Boccaccio, per il quale il Comune ha ottenuto 800mila euro di finanziamenti ministeriali, sarà "Zona 30", cioè zona pensata per chi va a piedi o in bicicletta, con mobilità studiata per far sì che i mezzi a motore (a prescindere dal limite di velocità di 30 km/h) siano scoraggiati dal procedere a velocità sostenuta.

 

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