[31/08/2012] News

Ue: le lampadine a incandescenza da 40 e da 25 Watt vanno (finalmente) in pensione

Il 24 Marzo 2009 la Commissione Europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il Regolamento 244/2009/CE che ha previsto il bando graduale dal mercato delle lampadine a incandescenza tradizionali

Prosegue, come previsto dal calendario, il pensionamento delle vecchie lampadine a incandescenza voluto dall'Unione europea per incrementare il risparmio energetico e contenere le emissioni di CO2, ma anche per limitare il contenuto e le emissioni di mercurio. Il 1 settembre 2009, sono state tolte dal mercato le lampade da 100 Watt; nel 2010 è toccato a quelle da 75, dopo un anno alle lampadine a incandescenza da 60 Watt, adesso è la volta di quelle da 40 e da 25 Watt.

Da domani scatta il divieto di vendita in Europa per le ultime lampadine a incandescenza in circolazione (tra i 25 e i 40 watt). Le lampadine nei negozi e presso i distributori possono essere commercializzate fino ad esaurimento scorte. Il 24 Marzo 2009 la Commissione Europea ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Europea il Regolamento 244/2009/CE che ha previsto il bando graduale dal mercato delle lampadine a incandescenza tradizionali. E dunque ha previsto la loro graduale sostituzione con le lampadine più efficienti come quelle fluorescenti o a led.

Il regolamento, infatti, stabilisce i requisiti di progettazione ecocompatibile per l'immissione sul mercato di lampade non direzionali per uso domestico, anche quando questi prodotti sono commercializzati per usi non domestici o quando sono integrati in altri prodotti. Inoltre stabilisce i requisiti per le informazioni di prodotto per le lampade per usi speciali. Il tutto per migliorare le prestazioni ambientali, contribuendo al funzionamento del mercato interno e all'obiettivo comunitario di ridurre il consumo di energia del 20 % entro il 2020 rispetto al consumo stimato per quell'anno in assenza di misure.

Il regolamento, dunque cerca di aumentare la penetrazione sul mercato dei prodotti efficienti dal punto di vista dei consumi energetici, che in base alle stime elaborate permetteranno di risparmiare 39 TWh di energia nel 2020 rispetto al consumo stimato per quello stesso anno in assenza di misure a favore della progettazione ecocompatibile. L''adozione di requisiti in materia di efficienza energetica delle lampade, inoltre potrà permettere di ridurre le emissioni globali di mercurio.

Il mercurio emesso nelle diverse fasi del ciclo di vita delle lampade, compreso quello proveniente dalla generazione di elettricità nella fase di uso e dall'80 % delle lampade fluorescenti compatte contenenti mercurio che presumibilmente non saranno riciclate al termine della vita, è stato calcolato, sulla base delle lampade installate, in 2,9 tonnellate nel 2007. In assenza di misure specifiche, si prevede che le emissioni di mercurio prodotte dalle lampade installate saliranno a 3,1 tonnellate nel 2020, mentre è stato dimostrato che tale cifra può essere ridotta in misura significativa con l'utilizzo di una progettazione adeguata.

Dunque l'entrata in vigore graduale dei requisiti di progettazione ecocompatibile dovrebbe consentire ai produttori di disporre di tempi sufficienti per riprogettare in maniera appropriata i prodotti. Il calendario delle fasi previste quindi è stato fissato in modo da evitare impatti negativi sulla funzionalità delle apparecchiature sul mercato, tenendo conto dell'impatto sui costi per gli utenti finali e per i produttori, in particolare per le piccole e medie imprese (Pmi) e assicurando allo stesso tempo un rapido conseguimento degli obiettivi fissati.

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