[29/08/2012] News toscana

Il Pd toscano chiede «equità e parità di accesso ai servizi», per le aree minori, montane e insulari

Una mozione presentata dai Consiglieri regionali della Toscana del Partito democratico

Una mozione presentata dai Consiglieri regionali della Toscana del Partito democratico (Gianfranco Venturi, Caterina Bini, Enzo Brogi, Vincenzo Ceccarelli, Nicola Danti, Ivan Ferrucci, Eugenio Giani, Daniela Lastri, Lucia Matergi, Gianluca Parrini, Ardelio Pellegrinotti, Rosanna Pugnalini, Loris Rossetti e Matteo Tortolini) chiede che la Toscana «si faccia promotrice in sede di Conferenza Stato Regioni di interventi correttivi alle misure contenute nel decreto sulla spending- review al fine di ottenere maggiore equità, anche sotto il profilo della parità di accesso ai servizi fondamentali, per le aree minori,  montane e insulari che oggi risultano pesantemente penalizzate».

I consiglieri del Pd chiedono anche che «in attesa di provvedimenti organici, possibili solo attraverso idonee misure di livello nazionale, venga comunque assicurato un impegno per evitare un ulteriore indebolimento delle dotazioni di servizi presenti nelle aree deboli, montane e insulari, cercando di invertire gli effetti devastanti  che anni di manovre finanziarie lineari e profondamente errate hanno prodotto sui territori montani, con le relative conseguenze sull'economia e le condizioni sociali delle popolazioni».

La mozione sollecita la giunta Rossi ad «una pressante iniziativa al fine di sollecitare la costituzione di sedi appropriate di confronto, nelle quali i diversi soggetti che concorrono  alla gestione possano coordinare i processi di razionalizzazione dei servizi in maniera da garantire,  in modo il più possibile sinergico, una copertura adeguata anche per le realtà più deboli, operando il massimo d'integrazione tra le risorse a disposizione».

Venturi, responsabile Pd politiche per la montagna, non è cderto tenero con il governo tecnico di Monti che il suo Partito sostiene: «Ancora una volta siamo di fronte a un insieme di provvedimenti impostati  sui così detti "tagli lineari" che da tempo stanno provocando, soprattutto nelle aree marginali, montane e insulari, pesanti riduzioni dei livelli dei servizi in tutti i campi: dai servizi scolastici, a quelli sanitari, agli uffici postali, ai servizi di trasporto, mentre anche i servizi comunali sul territorio vanno affievolendosi. Tutto ciò acuisce il divario tra le diverse realtà territoriali, particolarmente tra realtà urbane e aree periferiche, montane o insulari, determinando così una situazione divenuta progressivamente insostenibile. Stiamo parlando di zone del paese caratterizzate da una forte presenza di popolazione anziana, dove l'accesso ai servizi già era più difficoltoso. Non credo sia condivisibile un'impostazione volta solo a tagliare tutto ciò che è piccolo, marginale o di minore utenza considerandolo fonte di spreco ed alimentando con ciò il disagio delle popolazioni interessate. Restiamo fortemente convinti - conclude Venturi - che un adeguato presidio umano nelle aree montane costituisca un'esigenza vitale per tutta la comunità, e che pertanto vi debba essere un impegno di tutti nel farsi carico dei maggiori costi che questa condizione richiede».

E' soddisfatto dell'iniziativa Oreste Giurlani, presidente dell'Unione nazionale comuni enti montani (Uncem) Toscana, «Ottima cosa la mozione dei Consiglieri regionali del Pd toscano a sostegno delle aree minori e montane della nostra regione. Un impegno serio nella consapevolezza che non si può parlare di montagna solo in caso di emergenza ma diventa necessario un piano ad hoc per lo sviluppo e per la tutela dei territori montani. Servono, in sostanza politiche per la montagna».

Gli stessi principi sono stati ribaditi nel dibattito "Quale futuro per la montagna toscana" ospitato a Firenze dalla Festa Democratica ed al quale oltre a Venturi e Giurlani, hanno partecipato l'assessore regionale all'agricoltura Gianni Salvadori e Irma Visalli, coordinatrice tavolo programmatico "Montagna" del Forum Politiche ambientali del Pd nazionale.

L'assessore Salvadori ha sottolineato che «La Toscana è la regione più boscata d'Italia, è importante attuare una valorizzazione energetica di queste risorse, favorendo la filiera delle biomasse, settore che porterebbe ricchezza e posti di lavoro, almeno 1000 in più, contrastando fenomeni di spopolamento di campagne e zone montane e contribuendo al miglioramento della qualità della vita di chi le abita». Mentre la Visalli ha detto che «Da assessore provinciale a Belluno ho permesso il riconoscimento Unesco delle Dolomiti, risultato ottenuto facendo rete con altre regioni: da quest'esperienza è emerso quanto portare avanti un gruppo di lavoro interregionale sia fondamentale per il territorio montano».

«Come Uncem, in rappresentanza di 168 Comuni toscani, piccoli e montani  - ha detto Giurlani nel suo intervento - siamo certi che la difesa del suolo deve essere una costante, non si può parlare di dissesto idrogeologico solo quando ci sono problemi. Sarebbe auspicabile, inoltre, un'indennità compensativa, ovvero un ritorno delle risorse in montagna per tutti i benefici e servizi che offre anche per la città, basti pensare all'acqua. Governance e sostenibilità sono le sfide che la montagna toscana si pone per il prossimo futuro, nella consapevolezza che le potenzialità di cui dispongono i nostri territori, dall'agricoltura all'industria, dall'energia alla cultura, rappresentano una risorsa propulsiva per una nuova fase di sviluppo dell'intero territorio regionale. In una prospettiva di questo tipo, sono ancora più necessarie strategie integrate specifiche da attuarsi sia con strumenti di programmazione regionale e locale ma anche con atti negoziali che concorrono alla creazione di condizioni favorevoli ad un complessivo sviluppo delle montagne. Diventano quindi sempre più necessarie politiche ad hoc per la montagna».

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