[20/08/2012] News toscana

Pianificazione urbanistica? Deve difendere la bellezza del territorio e la salute dei cittadini

Su sito web Eddyburg.it, Edoardo Salzano ha intervistato Guido Ferrara (architetto e professore in congedo dell'università di Firenze, dipartimento di urbanistica e pianificazione del territorio) sulle difficoltà oggi persistenti nel trovare un dialogo costruttivo, specialmente sul paesaggio urbano, sia circa il futuro da costruire sia su ereditato dalla storia nelle funzioni come nelle forme, per esempio con fiumi,boschi, giardini privati ed aree di aggregazione.

Come è facile intuire si tratta di interrogativi che toccano questioni delicate e controverse anche sul piano istituzionale e dei ruoli e competenze  in ambito non soltanto urbanistico ma del paesaggio, del suolo, della natura.

Ferrara che ho avuto modo di conoscere e apprezzare un bel po' di anni discutendo di parchi e aree protette quando anche il nostro paese dopo tanti ritardi se ne stava facendo carico: è quindi persona ben informata sui fatti e misfatti che sono seguiti a quella stagione oggi chiaramente in crisi. D'altronde non è un caso che egli ricordi l'indignazione di Antonio Cederna per "la repellente crosta di cemento e asfalto". Quel Cederna che tanto fece non a caso per i parchi a cominciare dal nostro in San Rossore.

Quando Ferrara dichiara che oggi i processi reali di trasformazione del territorio sono del tutto indifferenti sia al rispetto delle qualità (naturali, paesaggistiche, culturali) e degli elementi di rischio esistenti (terreni franosi, sondabili , falde inquinabili ecc ) altro non fa che ricordarci che prima con la legge 183 sul suolo e poi la legge quadro sui parchi avevano  stabilito che il territorio dei bacini come quelli protetti dovevano disporre di piani in grado proprio di affermare quei criteri e principi oggi seriamente in crisi e soprattutto ignorati.

Ferrara non si limita però a denunciare o a riproporci una qualsiasi pianificazione, ma rilancia una pianificazione orientata secondo principi e obiettivi coerenti con quello della difesa della bellezza, della salute e del benessere dei cittadini di oggi e di domani.

Si tratta di principi e di obiettivi perseguibili solo se la filiera istituzionale oggi scombinata e confusa (vedi il caso delle province) non resta malamente circoscritta a Stato e sempre meno regioni ed enti locali, anche loro in forti difficoltà. 

*Gruppo San Rossore

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