[10/08/2012] News toscana

Siccità, Wwf chiede a Regione di annullare preapertura e posticipare apertura della caccia

Anche il Wwf Toscana entra nel dibattito sulla siccità attraverso una lettera inviata al presidente Rossi e all'assessore Regionale all'Agricoltura Salvadori in cui viene evidenziato come la prolungata carenza di piogge e il gran caldo oltre a mettere in difficolta la popolazione e le attività produttive (in particolare quelle agricole), crea conseguenze nefaste anche per tutta la fauna selvatica. L'associazione ambientalista appoggia la richiesta congiunta da parte delle associazioni agricole per interventi da parte della Regione a sostegno delle imprese agricole messe in sempre crescenti difficoltà dalla crisi idrica, fino a giungere a  ragionare con urgenza sulla possibile dichiarazione di stato di calamità.

«Una scelta di questo tipo permetterebbe di dare risposte concrete al mondo agricolo in tema di specifico supporto- spiegano dal Wwf- ma permetterebbe anche una complessiva e coordinata azione di sospensione delle attività non essenziali che consumano l'acqua (consentendo di agire con maggiore efficacia sui consumi idrici di quanto permettano semplici appelli alla ‘parsimonia' dei cittadini), nonché permetterebbe di sospendere quelle attività che aggiungono danno al patrimonio floro-faunistico già così colpito dalla siccità, con la creazione di una Unità di crisi a cui tutte le parti sociali potrebbero dare il contributo di loro competenza».

Per il Wwf tra le attività da sospendere vi è anche l'attività venatoria. In particolare l'associazione richiede di annullare la cosiddetta "preapertura", cioè le giornate di caccia al di fuori del normale calendario concesse dalla Regione nei primi giorni di settembre, su richiesta delle  Amministrazioni provinciali. «Le ormai ridotte disponibilità idriche sul territorio derivanti dal prosciugamento parziale o totale di fiumi, torrenti, stagni ecc. stanno influendo infatti in maniera assai negativa sulle popolazioni di uccelli sia stanziali che migratori presenti sul territorio regionale- hanno dichiarato il presidente del Wwf Toscana Marcello Demi-- In questa situazione di siccità la sofferenza della fauna selvatica è grande e, in particolar modo, gli uccelli sono costretti a concentrarsi là dove rimane una possibilità di abbeverata oppure, per gli acquatici, di trovare cibo e rifugio. Consentire in queste condizioni la caccia a questi animali stremati e assetati potrebbe comportare una pesante ripercussione sulla dinamica delle loro popolazioni locali o in transito migratorio. Ciò vale per gli uccelli acquatici che già adesso, per sopravvivere, si concentrano nelle poche zone ancora allagate, dove troveranno morte certa alle prime ore di apertura della caccia, ma le stesse considerazioni valgono anche per le altre specie per cui si ipotizza un prelievo anticipato, come le tortore selvatiche, in grave declino in tutta Europa, i merli e i colombacci che troveranno le poche pozze d'acqua rimaste, tutte presidiate dagli appostamenti di caccia».

Il Wwf, vista la situazione, preoccupato anche per l'apertura generale a metà settembre, ricorda che la legge 157/92 all'art.19 c.1 ha previsto il possibile verificarsi di situazioni di questo tipo e conseguenti possibilità di intervento da parte delle Istituzioni, dando possibilità alla regione di ridurre o modificare i tempi di caccia su alcune specie. L'Associazione chiede quindi un «intervento urgente da parte della Regione Toscana affinché venga limitata la pressione venatoria su tutta la fauna selvatica, fino al ristabilirsi di situazioni climatiche ed ambientali nella norma, attraverso il rifiuto di qualsiasi richiesta da parte delle province di preapertura ed il posticipo di almeno 15 gg dell'apertura generale, cioè da metà settembre ai primi di ottobre».

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