[09/08/2012] News toscana

Depurazione comprensorio del cuoio: un accordo (a settembre) tutto da rivedere

Sarà aggiornato a settembre l'accordo per la depurazione industriale del comprensorio del cuoio siglato nel 2008. Questo è quanto emerso da una riunione tenuta in Regione a cui hanno partecipato il presidente Enrico Rossi, l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto), i rappresentanti degli enti locali, delle associazioni dei conciatori e tutti i soggetti istituzionali interessati. L'incontro è servito soprattutto a ribadire la volontà a realizzare l'insieme delle opere come auspicato di recente anche dallo stesso ministero dell'Ambiente. 

Il famoso progetto "tubone", ovvero l'Accordo di programma sottoscritto nel luglio 2004 ed integrato nell'aprile 2008, prevede un insieme di interventi compresi tra la Valdera, l'Empolese e la Valdinievole. Nello specifico il progetto prevede di convogliare presso gli impianti di depurazione  di Santa Croce sull'Arno, San Miniato e Ponte Buggianese circa 22 milioni di metri cubi d'acqua proveniente dagli scarichi civili delle aree suddette, che andranno ad aggiungersi agli oltre 6 milioni di metri cubi già trattati dagli impianti di Santa Croce e San Miniato.

Si tratta di una sorta di diluizione per abbassare le concentrazioni di alcuni inquinanti (cloruri e solfati) e rendere conformi gli scarichi ai limiti tabellari, così da superare il regime di deroga. Con questa finalità inoltre verranno dismessi 47 piccoli e medi impianti ritenuti obsoleti non adeguabili a supportare i previsti  incrementi di carico dovuti all'allacciamento degli scarichi liberi presenti nel comprensorio. Le acque dei depuratori verranno riusate dalle industrie conciarie a sostituzione di quelle prelevate dalla falda.

Il progetto nel tempo ha subito variazioni anche perché nella prima stesura ci si era completamenti dimenticati della presenza del padule di Fucecchio (area di elevato pregio ambientale e naturalistico, Sic e Zps ai sensi della direttiva Habitat), che veniva messo a secco, come del resto alcuni corsi d'acqua che con l'apporto degli scarichi riuscivano a mantenere il deflusso minimo vitale. La nuova versione del progetto prevede un unico tubo (dei due iniziali) per le acque della Valdera e Valdelsa, e la realizzazione di un depuratore nel comune di Ponte Buggianese, dove convogliare le acque della zona ovest della Valdinievole, facendole poi defluire, una volta depurate, direttamente nel Padule.

Questa soluzione dovrebbe consentire di mitigare le asciutte estive al Padule anche se gli ambientalisti ritengono, nonostante i passi in avanti, che questa soluzione sia comunque insufficiente. Intanto il 2015 (data prevista per la realizzazione degli interventi in modo da rispettare le normative europee) è dietro l'angolo e questo obiettivo difficilmente verrà rispettato.

L'aggiornamento dell'accordo, verificata la disponibilità di risorse visto il nuovo quadro di tagli (si parlava di un costo complessivo di 130 milioni di euro), dovrebbe tener conto  della situazione di criticità idrica che si sta sempre più aggravando e delle caratteristiche produttive del comprensorio del Cuoio che nel tempo (vista la crisi) probabilmente sono mutate.

Torna all'archivio