[08/08/2012] News

Holy bat detector: il primo strumento on-line per riconoscere i pipistrelli dai loro richiami

Proprio come i diversi canti possono essere utilizzati per riconoscere le specie di uccelli,  le strida che i  pipistrelli utilizzano per ecolocalizzare le loro prede possono far identificare le diverse specie di chirotteri. Un team di ecologisti guidato da Gareth Jones dell'Università di Bristol  ha pubblicato sul Journal of Applied Ecology la ricerca "'A continental-scale tool for acoustic identification of European bats"' nella quale rivela di aver sviluppato a livello europeo uno strumento in grado di identificare i pipistrelli dai loro richiami di ecolocalizzazione.

Si tratta di un novo strumento online gratuito, chiamato iBatsID, che rappresenta un importante occasione per conoscere meglio e salvaguardare i pipistrelli, il cui numero negli ultimi 50 anni è diminuito drasticamente in Europa. Alla realizzazione dell' iBatsID, chiamato più familiarmente "Holy bat detector!" hanno partecipato ricercatori di  Zoological Society of London, University College London, University of Auckland e 9 altre istituzioni hanno lavorato insieme per catalogare i richiami di 34 specie diverse di tutta Europa, che anno parte dell'EchoBank, una "libreria" globale dell'ecolocalizzazione con oltre 200.000 richiami di pipistrelli. Questo ha permesso di analizzare i suoni e di assegnarli alle diverse specie. 

Secondo l'autrice del rapporto, Charlotte Walters: «Molteplici diverse informazioni possono essere da un richiamo di ecolocalizzazione, come la sua frequenza massima e minima, quanto velocemente la frequenza cambia durante il richiamo e per quanto tempo dura il richiamo, ma non sapevamo quanto queste misurazioni fossero utili per raccontare diverse specie di richiami distinti».

Oltre a fornire servizi ecosistemici vitali, come l'impollinazione delle piante e il controllo degli insetti, i pipistrelli sono importanti indicatori della biodiversità. La Waltters spiega che «I pipistrelli sono molto sensibili ai cambiamenti nel loro ambiente, quindi se le popolazioni di pipistrelli sono in calo, sappiamo che qualcosa di brutto sta accadendo nel loro ambiente. Il   monitoraggio dei pipistrelli può quindi darci una buona idea di ciò che sta accadendo in generale con la biodiversità».

Sono quindi tati individuati i 12 parametri più utili che poi sono stati poi utilizzati per "addestrare" reti neurali artificiali per produrre il nuovo strumento di identificazione, iBatsID, in grado di identificare 34 specie diverse di pipistrelli di tutta Europa. La maggior parte delle specie possono essere identificati con una precisione dell'80%, anche se la precisione varia perché alcune specie sono molto più difficili da identificare rispetto ad altri.

Il neozelandese Stuart Parsons dell'università di Auckland spiega che «L'iBatsID è in grado di identificare correttamente  tra l'83 e il 98% dei delle specie di pipistrelli, ma alcune specie, come quelle del genere Myotis, sono davvero difficili da distinguere e anche con iBatsID possiamo ancora identificare correttamente  solo il 49 - 81% per cento dei richiami dei Myotis».

"Holy bat detector!" potrebbe avere un impatto significativo sulla salvaguardia dei chirotteri europei, che fino ad ora è stata ostacolata dalla mancanza di uno strumento di identificazione standard. Kate Jones, presidente del Bat Conservation Trust, ha sottolineato che «I metodi acustici sono davvero utili per la rilevazione e il monitoraggio dei pipistrelli, ma senza usare gli stessi  metodi di identificazione ovunque, non possiamo formarci conclusioni attendibili su come stiano  le popolazioni di pipistrelli e se la loro  distribuzione stia cambiando. Dato che molti pipistrelli migrano tra i diversi paesi europei, abbiamo bisogno di monitorare i pipistrelli a livello europeo, così come a livello nazionale. Con l'iBatsID, ora abbiamo uno strumento gratuito online che funziona ovunque in Europa».

 

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