[06/08/2012] News
La cittą giapponese Hiroshima ha celebrato il 67esimo anniversario del bombardamento atomico americano
Hiroshima ha celebrato il 67esimo anniversario del bombardamento atomico americano della città chiedendo l'eliminazione delle armi nucleari e lo sviluppo delle fonti energetiche. Insomma, un futuro senza più energia nucleare.
Oggi più di 50.000 persone si sono ritrovate al Parco della Pace di Hiroshima, vicino al Ground Zero della prima delle due bombe atomiche, l'altra fu lanciata sui Nagasaki, che segnarono l'inizio della deterrenza del terrore ed anche dell'uso del nucleare per produrre energia ed alimentare la realizzazione di armi atomiche.
Alla cerimonia di oggi, alla quale hanno partecipato rappresentanti di circa 70 Paesi, sindaco di Hiroshima, Kazumi Matsui, ha ricordato il disastro nucleare accaduto a Fukushima Daiichi nel marzo 2011 ed ha chiesto al governo di avviare «una politica energetica che possa tutelare la sicurezza e la sicurezza dei cittadini».
Al cenotafio di Hiroshima è stato aggiornato l'elenco delle vittime della bomba nucleare: quelle ufficiali ora sono 280,959 5.729 morti di malattie conseguenza delle radiazioni lo scorso anno. Il che da l'idea di cosa deve ancora succedere e quanto ci vorrà per i fallout nucleari di Chernobyl e di Fukushima Daiichi.
La campana della pace è stata suonata alle 8.15 a segnare l'ora esatta della caduta la bomba atomica che annichilì Hiroshima e l'Impero del Giappone e tutti i partecipanti hanno osservato un minuto di silenzio.
Leggendo la Dichiarazione di Pace il sindaco di Hiroshima ha detto che «il Giappone ha imparato la lezione dell'incidente nucleare di Fukushima ed è ora impegnato in un dibattito nazionale sulla sua politica energetica. Alcune voci insistono che l'energia nucleare e l'uomo non possono coesistere. Il Giappone deve assumere un ruolo più audace nei principali sforzi di disarmo a livello mondiale», poi ha sollecitato il governo espandere il suo sostegno alle persone colpite dalla "pioggia nera", il termine utilizzato per descrivere il fallout radioattivo dalla bomba atomica.
Tamotsu Baba, iIl sindaco di Namie, una città della prefettura di Fukushima, ha ricordato che la sua città è ancora all'interno della zona di evacuazione: «Il disastro dell'11 marzo e il bombardamento di 67 anni sono tragicamente simili. Abbiamo condiviso il disagio di essere esposti a radiazioni con i sopravvissuti alla bomba atomica».
Anche il primo ministro giapponese Yoshihiko Noda nel ha parlato di Fukushima Daiichi, ed ha assicurato che «Il governo sta facendo tutto il possibile per aiutare le persone colpite dal disastro perché ritornino alla loro vita normale non appena possibile. Il governo cercherà di istituire una nuova struttura delle fonti di energia perché le persone si sentano a proprio agio». Quindi ha annunciato che «Questo si adatta all'obiettivo del Giappone di ridurre la dipendenza dalla produzione di energia nucleare».
Noda ha detto che chiederà ai suoi ministri «Di chiarire quali sono i problemi che ci attendono se il Paese deve finirla con sua dipendenza dall'energia nucleare». Noda ha detto ai giornalisti che lo hanno intervistato ad Hiroshima: «Voglio vedere una discussione approfondita sulla questione, piuttosto che correre per giungere ad una conclusione». Poi ha assicurato che no insisterà per attenersi all'obiettivo iniziale del governo che era quello di decidere la nuova politica energetica del paese entro la fine di agosto. Il governo ha tenuto audizioni pubbliche nazionali per rivedere la sua politica energetica in seguito alla tragedia nucleare di Fukushima Daiichi ed i partecipanti hanno discusso di 3 opzioni per il rapporto di dipendenza dal nucleare nel 2030: Opzione zero per conto; circa il 15% o tra il 20 e il 25% . Molti esperti, cittadini ed associazioni si sono dichiarati per lo zero nucleare. Prima di Fukushima l'energia nucleare rappresentava circa il 30% della produzione energetica totale del Giappone.