[02/08/2012] News toscana

Sfalci della vegetazione lungo fiumi, torrenti e canali: diversificare conviene

Il Consorzio di Bonifica della Toscana Centrale spiega i suoi criteri d’intervento

Sfalci della vegetazione che cresce sugli argini, nei fossi e sulle sponde dei torrenti: criteri, modi e tempi non sono sempre uguali: il Consorzio di bonifica della Toscana centrale ha spiegato la sua "vision" per questa tipologia di interventi di manutenzione programmata. «Abbiamo ricercato e trovato nel tempo soluzioni diverse per ogni esigenza: dal mantenimento delle sponde a giardino urbano dentro i centri abitati, per favorirne la fruizione estiva, alla manutenzione "dolce" degli argini della Greve e del Vingone nella Piana di Scandicci o dello Staggia e dell'Elsa tra il senese e Empoli, dove a fronte di un taglio a raso sul rilevato arginale per controllarne la stabilità e riparare eventuali buche o cedimenti si preservano i canneti e le piante giovani più vicine all'acqua, capaci di flettersi in caso di piena senza creare problemi.

In altri casi- hanno continuato dal Consorzio - invece si sperimentano le capre da cashmere, che lasciate a pascolare sull'area di laminazione del Torrente Pesa, a Campomaggio, e nel comune di Radda in Chianti hanno dato ottimi risultati, specie in chiave di sostenibilità ambientale. Oppure a Montelupo Fiorentino, dove il Consorzio si è accordato con i volontari Lipu e l'Amministrazione comunale per uno sfalcio "a fasce" che rispetti non solo il corridoio ecologico lungo l'acqua ma anche in prossimità dei muri e delle scarpate dove sono posizionati la maggior parte dei nidi degli uccelli acquatici».

Il Consorzio poi ha spiegato perché diversifica gli interventi in base ai luoghi:  «Andando a tagliare rovi, canneti e alberi senza alcuna pietà si riducono i nostri corsi d'acqua a delle lunghe distese assolate prive di ogni forma di vita. A qualcuno piacerebbe che fosse così, perché sembrerebbe tutto più pulito e magari sarebbe più facile arrivare fino all'acqua, senza pensare che senza ombreggiatura l'acqua evapora più rapidamente e che senza ripari adeguati tante specie animali, primi fra tutti i pesci, rischierebbero di non sopravvivere.

Il Consorzio quindi diversifica i suoi interventi: in aperta campagna o laddove non sono presenti opere idrauliche significative tende a conservare l'aspetto naturale dei corsi d'acqua; in ambito urbano i tagli sono più marcati, per esigenze di tipo igienico-sanitario e di fruibilità e perché qui si concentrano le opere principali (argini, portelle, etc.)».

Per quanto riguarda la tempistica degli interventi, il Consorzio di bonifica della Toscana centrale ha informato che ci sono delle novità: da quest'anno il programma delle lavorazioni sugli oltre 1100 km di corsi d'acqua viene preliminarmente comunicato. Chiunque voglia sapere quando e per quante volte durante tutta l'estate passeranno le macchine e gli operatori del Consorzio lungo i fiumi della propria zona, può consultare la pagina Attività operativa - Manutenzione con sfalci.

 

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