[27/07/2012] News

Pechino è sott'acqua: la capitale cinese travolta da un diluvio

L'alluvione è arrivata dopo mesi di devastane siccità ha messo alla luce le ferite di una crescita edilizia veloce quanto scriteriata

Pechino, la capital della nuova ed orgogliosa potenza del mondo, la Cina, è finita sott'acqua travolta dalle piogge torrenziali che hanno fatto almeno 77 vittime (ma ci sono ancora dispersi), annegata come una qualsiasi fragile e instabile periferia zeppa di baracche di una megalopoli asiatica. L'alluvione che ha invaso Pechino dopo mesi di devastane siccità ha messo alla luce tutte le pecche di una crescita edilizia tanto veloce quanto scriteriata, con il territorio dato in pasto agli speculatori edilizi ben annidati nel sistema di potere.

Il legame tra a devastazione cementizia del territorio e i morti annegati ed i danni incalcolabili è stato subito così evidente che il più alto responsabile del regime a Pechino, Guo Jinlong, segretario del Comitato del Partito comunista cinese oggi ha annunciato che Le piogge catastrofiche che si sono abbattute sulla capitale hanno evidenziato numerose lacune in materia di urbanizzazione, di edilizia, di infrastrutture  e di gestione dell'emergenza».

Dopo avr reso omaggio alle vittime di questa catastrofe "innaturale" a nome della municipalità di Pechino,  durante un'ispezione nel distretto di Fangshan, il più colpito dall'inondazione e dove ci sono stati 38 morti, Guo ha detto: «Dobbiamo seriamente riflettere sulle lezioni da trarre da questa catastrofe e guadare sempre a questo insegnamento». Molte delle vittime sono affogate, alcune sono state fulminate dalla corrente elettrica, ma ci sono stati anche morti in un crollo di un palazzo  e sotto le frane

Pechino è sembrata del tutto impreparata ad affrontare le più forti piogge cadute nella capitale cinese da 60 anni. Il 21 luglio le precipitazioni hanno raggiunto i 170 mm, e nel distretto di Fangshan nella periferia sterminata della megalopoli sono arrivate a 460 mm. Un diluvio che si è trovato di fronte una massa sterminata di cemento e che ha rivelato tutti i peccati del veloce e disastroso sacco urbanistico della città.

Probabilmente ora cominceranno a cadere le teste di qualche alto papavero del Partito comunista  e dei principini del cemento, i figli dei funzionari del regime che hanno investito nella speculazione edilizia, ma ormai il disastro urbanistico pechinese è fatto e le sterminate periferie contano i morti nel fango.

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