[27/07/2012] News toscana

Province di Livorno e Grosseto, siccità: il settore agricolo verso la richiesta dello stato di calamità naturale

Nei territori della toscana della costa non piove in maniera significativa dal luglio dello scorso anno

Sono molto preoccupati per le conseguenze sul settore agricolo provocate dalla siccità in corso, gli assessori all'agricoltura delle province di Livorno e Grosseto, Paolo Pacini ed Enzo Rossi e per questo hanno scritto una lettera all'assessore regionale Gianni Salvadori per chiedere un intervento congiunto per programmare azioni di mitigazione della criticità. «Lo stress idrico rischia di compromettere la produzione di colture chiave per l'economia delle nostre zone  quali i vigneti, gli oliveti, il pomodoro da industria e gli ortofrutticoli- hanno scritto Pacini e Rossi- I danni per l'agricoltura livornese e per quella grossetana sono ormai irreversibili, interi raccolti di colture estensive sono compromessi. Una situazione più grave persino di quella che si verificò nel 2003».

Nei territori della province di Livorno e Grosseto non piove in maniera significativa dal luglio dello scorso anno e la situazione di siccità mette a rischio le coltivazioni e gli allevamenti delle aziende agricole, in particolare nelle zone dove l'irrigazione non è disponibile. La mappa che esce dal monitoraggio effettuato dalle due amministrazioni, evidenzia forti criticità in tutto il territorio,  con danni ingenti, anche se non uniformi, sulle principali colture  a pieno campo in fase di maturazione.

Il mais ed il girasole sono in caduta libera, con perdite che vanno dal 30 al 100% sui terreni non irrigati. In grave sofferenza  anche gli oliveti, dove si registra il fenomeno della cascola precoce, ed i vigneti, con i primi sintomi di appassimento dei grappoli. «Con il perdurare della siccità e con temperature molto elevate, sopra i 30 gradi, si sta perdendo  gran parte del prodotto, con un forte decadimento della qualità di quello che sarà raccolto- hanno aggiunto i due amministratori- Nelle stalle da latte inoltre si registra un crollo delle produzioni del 20% a causa dello stress a cui sono sottoposte le mucche e  i suini stanno riducendo  il loro accrescimento giornaliero fino al 30%». Pacini e Rossi sottolineando che l'irrigazione di soccorso, ove possibile, oltre a incidere fortemente sui costi, non può sostituire gli effetti di una normale precipitazione piovosa, hanno chiesto a Salvadori: un piano di emergenza per garantire alle aziende agricole l'acqua indispensabile alle coltivazioni ed agli allevamenti; procedure per il riconoscimento dello stato di calamità naturale; un tavolo di concertazione per mettere punto strategie future  di approvvigionamento idrico per i territori delle due province.   

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