[26/07/2012] News

EraNet nuove proposte per la ricerca e l’ambiente europei

La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per il progetto

La Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte per lo schema EraNet. Fa parte dell'ultima ultima serie di inviti pubblicati nell'ambito del Settimo programma quadro (7° PQ) dell'Ue che interessano sia l'innovazione che una serie di sfide sociali, e costituiscono un ponte verso Orizzonte 2020, il prossimo programma di finanziamento della ricerca dell'Ue per il periodo 2014-2020. 

L'obiettivo dello schema EraNet è quello di rafforzare la coordinazione dei programmi di ricerca nazionali e regionali e comprende: "Azioni EraNet" che forniscono uno schema per chi attua programmi di ricerca pubblici per coordinare le loro attività;  "Azioni EraNet plus" che facilitano gli inviti congiunti a presentare proposte tra programmi nazionali e/o regionali grazie al sostegno finanziario dell'Ue; EraNet 2013 è un invito a presentare proposte inter-tematico che comprende una vasta gamma di argomenti come l'agricoltura sostenibile, la sicurezza alimentare, il trasporto verde, l'innovazione delle tecnologie industriali, l'efficienza energetica e l'uguaglianza di genere. Mira a un approccio globale nel quale la partecipazione di paesi non-UE pertinenti è considerata un vantaggio.

Il 7° PQ, avviato nel 2007, ha una dotazione di bilancio complessiva di 55 miliardi di euro per la ricerca e l'innovazione. Fino ad oggi ha sostenuto circa 19.000 progetti che hanno coinvolto oltre 79.000 partecipanti (università, organizzazioni di ricerca e imprese), con un investimento Ue complessivo di 25,3 miliardi di euro. Si pensa che entro il 2013 che il 7° PQ avrà fornito un sostegno diretto alla carriera di circa 55.000 ricercatori.  Con il più grande pacchetto di inviti a presentare proposte mai pubblicato nell'ambito del 7° PQ, le attività di ricerca e innovazione europee vedranno un considerevole aumento dei finanziamenti: 8,1 miliardi di euro per questi inviti sono aperti a organizzazioni e imprese in tutti gli Stati membri, nei Paesi partner del 7° PQ e in altri Paesi ammissibili.

Come ha sottolineato qualche giorno la commissaria europea per la ricerca, l'innovazione e la scienza, Máire Geoghegan-Quinn, «il sapere è la moneta dell'economia globale. Se l'Europa vuole continuare a competere nel XXI secolo dobbiamo sostenere la ricerca e l'innovazione che creeranno crescita e posti di lavoro ora e in futuro. L'elevata concorrenza per i finanziamenti dell'Ue è una garanzia del fatto che il denaro dei contribuenti venga consacrato ai progetti migliori che affrontano questioni di interesse per tutti noi».

Il finanziamento comunitario della ricerca produce un notevole valore aggiunto per l'Europa. «Ad esempio - spiega il bollettino scientifico dell'Ue Cordis - un finanziamento di un euro erogato da un programma quadro dell'Ue produce un aumento del valore aggiunto industriale compreso tra i 7 e i 14 euro . I settori e i temi specifici che saranno sostenuti tramite gli inviti a presentare proposte toccano molti aspetti della vita quotidiana, tra cui:  il cambiamento climatico;  l'innovazione industriale attraverso progetti pilota; dimostrazioni, standardizzazione e trasferimento tecnologico;  la formazione e la mobilità dei ricercatori all'interno e fuori dell'Unione europea; la crescita sostenibile del settore marino e marittimo;  le tecnologie per le aree urbane e le città;  la lotta contro la minaccia dei batteri resistenti ai farmaci;  le soluzioni innovative per la gestione delle risorse di acqua dolce;  l'approvvigionamento sostenibile di materie prime per l'Ue;  l'efficienza nella trasformazione delle risorse biologiche; la sicurezza e abbondanza alimentare; i prodotti e i processi biologici; nuovi approcci per fornire servizi pubblici e politiche pubbliche; ambienti urbani sostenibili e a basse emissioni di carbonio; approvvigionamento energetico e volatilità; lotta contro le malattie mentali come l'Alzheimer, la depressione e la schizofrenia; tecnologie spaziali determinanti per le missioni di esplorazione, la meteorologia spaziale, i detriti spaziali e le minacce di collisione; gestione delle catastrofi (naturali o provocate dall'uomo); tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Tic) per le scienze della salute e dei materiali, le neuroscienze e la neurorobotica».

L'Unione europea sottolinea che «il mondo è in competizione per i migliori cervelli e le migliori idee. Fare dell'Europa una destinazione per ricercatori di livello mondiale rimane una priorità fondamentale. Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) sta investendo nei migliori ricercatori giovani e senior, di qualsiasi nazionalità, con sede in Europa o che intendono trasferirsi in Europa, per svolgere i loro pionieristici progetti di ricerca di frontiera. Sostenendo i migliori talenti in tutti i campi, il Cer contribuisce alla creazione di nuovi posti di lavoro per la comunità di ricerca in Europa.  Nei programmi di ricerca dell'Ue sono già coinvolti organizzazioni e ricercatori provenienti da oltre 100 paesi di tutto il mondo. Oltre all'integrazione generale delle attività internazionali nell'ambito del 7° PQ, vi sono inviti specifici per favorire la cooperazione biregionale e i partenariati bilaterali con le organizzazioni con sede nell'Ue

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