[18/07/2012] News toscana

Grosseto: rinnovabili “a tutta” nonostante le politiche governative

Gli impianti autorizzati sul suo territorio: 79 in totale tra fotovoltaico, idroelettrici, biogas e biomasse.

La provincia di Grosseto a tre anni dall'inizio del mandato, ha fatto il punto sulle energie rinnovabili ed in particolare sugli impianti autorizzati sul suo territorio: 79 in totale tra fotovoltaico, idroelettrici, biogas e biomasse. «Si sta diffondendo sempre di più una nuova sensibilità ambientale e una maggiore consapevolezza delle opportunità e delle potenzialità che la produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta per il territorio - ha sottolineato il vicepresidente Marco Sabatini - e lo dimostra non solo il crescente numero d'imprese che decide di investire nelle rinnovabili, ma anche il fatto che questi impianti sono realizzati in modo da integrarsi perfettamente con il territorio». Nello specifico, in base ai dati aggiornati al luglio 2012, sono stati realizzati: 65 centrali fotovoltaiche, di cui 6 installate nel primo semestre del 2012, per una produzione totale di 42.314.58 kilowatt; 13 impianti a biogas e biomasse, di cui 6 installati quest'anno, che producono 13mila kilowatt e una centrale idroelettrica. Hanno complessivamente un potenziale produttivo di quasi 60 megawatt (55.543 Kilowatt), pari al fabbisogno di oltre 18mila famiglie. 

«La provincia - ha spiegato Sabatini - ha accompagnato e favorito questa spinta verso le rinnovabili agendo su due fronti: da un lato valutando con estremo rigore e attenzione la compatibilità paesaggistica e ambientale di ogni singola proposta di localizzazione per tutte le tipologie di impianto, dall'altro favorendo il massimo coordinamento con tutti i comuni per adeguare gli strumenti urbanistici e accelerare le procedure di autorizzazione in modo da garantire tempi certi a chi vuole investire in questo settore. Siamo convinti della bontà delle nostre scelte, anche confrontando la nostra realtà con altre che non sono riuscite a coniugare, con lo stesso successo, sviluppo energetico alternativo e tutela del paesaggio».

Il vicepresidente ha tenuto poi ad evidenziare come questi risultati siano stati ottenuti nonostante le scelte miopi e ingiustificabili degli ultimi due governi, indirizzate ad affermare la supremazia delle fonti fossili, e come la situazione delineata sia preoccupante per il settore. «La drastica riduzione degli incentivi, sta decretando, di fatto, la fine dello sviluppo delle rinnovabili. Una scelta che avrà effetti ambientali ed economici e che colpisce violentemente uno dei pochi settori economici vitali e l'industria più fiorente del mercato italiano e regionale» ha concluso Sabatini.

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