[17/07/2012] News

Mastodonti estinti, aguti “cleptomani”, antichi alberi tropicali e semi da disperdere

Ecco i risultati di uno studio realizzato a Panama che rivela uno strano caso di adattamento evolutivo

Proceedings of National Academy of Sciences pubblica i risultati di uno studio ("Thieving rodents as substitute dispersers of megafaunal seeds") realizzato a Panama che rivela uno strano caso di adattamento evolutivo che coinvolge la megafauna estinta e la piccola fauna che scorazza nelle foreste del Paese centroamericano. I piccoli roditori ladruncoli hanno aiutato la palma nera a sopravvivere assumendosi il ruolo di diffusore dei suoi semi che prima svolgevano creature enormi come il mastodonte ed altri elefanti estinti.

Secondo il team internazionale, che comprende scienziati panamensi, britannici, olandesi, belgi, tedeschi e statunitensi, «nel neotropicale sono molte specie di piante che sembrano essere adattati per la dispersione dei semi da parte della megafauna dopo che si è estinta nel tardo Pleistocene. Data l'importanza cruciale della dispersione dei semi per la sopravvivenza delle piante, rimaneva un mistero come queste piante fossero sopravvissute per più di 10.000 anni senza i loro dispersori mutualistici». Lo studio presenta le prove a sostegno dell'ipotesi che la sopravvivenza di queste specie sia stata favorita dalla dispersione secondaria dei loro semi da parte dei roditori.
Per provarlo i ricercatori hanno munito di minuscoli trasmettitori radio i roditori e applicato trasmettitori Motion-Activated a più di 400 semi.

Per monitorare la dispersione dei semi da parte degli aguti che accumulano provviste in buche poco profonde nel terreno, scoprendo che gli animali trasferiscono rapidamente i semi in altre buche, fino a 36 volte di fila. «Gli aguti hanno disperso circa il 35% dei semi per >100 m. Si stima che circa il 14% nascosti sopravvissuto fino all'anno dopo, quando i nuovi frutti diventano disponibile per i roditori». Le riprese video dimostrano che la dispersione graduale è stata causata dagli aguti che nascondono e si rubano ripetutamente i semi gli uni con gli altri, una specie di banda di cleptomani compulsivi che aiuta i grandi alberi della foresta a sopravvivere. I ricercatori sottolineano che «sebbene studi precedenti suggeriscono che i roditori sono dispersori poveri, dimostriamo che le comunità di roditori possono infatti fornire una dispersione dei semi a lunga distanza altamente efficace. I nostri risultati suggeriscono che i roditori "scatter-hoarding" potrebbero aver sostituito i dispersori di semi tropicali di grandi alberi della megafauna estinta.

Roland Kays, uno zoologo della North Carolina State University e del North Carolina museum of natural sciences è soddisfatto: «Il problema era come questo albero sia riuscito a sopravvivere per 10.000 anni, se i suoi dispersori di semi si sono estinti. C'è sempre stato questo mistero su come ha fatto questo albero a sopravvivere, e ora abbiamo una risposta possibile per questo».
Insomma, gli aguti della foresta pluviale accumulano i semi come gli scoiattoli, ma li rubano ripetutamente dalle buche sotterranee scavate dai loro vicini. Questo frenetico giro di furti sposta i semi delle palme nere abbastanza lontano dalla pianta madre per creare le condizioni favorevoli per la germinazione.

Patrick Jansen, dello Smithsonian tropical research institute spiega: «Sapevamo che questi roditori interravano i semi, ma non avevamo idea che ci sarebbe stata questa costante escavazione dei semi, che li avrebbero spostati ed interrati più e più volte. Dato che i roditori rubano lo stesso seme molte, molte volte, si raggiunge una lunga distanza con il movimento del seme che un animale da solo non avrebbe mai fatto. L'applicazione di queste sofisticate tecniche per il monitoraggio degli animali al mondo vegetale ha il potenziale di migliorare la comprensione degli scienziati dell'ecologia e della rigenerazione forestale. Quando si pensa al cambiamento climatico globale ed allo spostamento degli habitat, gli alberi di una foresta per trasferirsi in nuove aree devono spostare i loro semi in nuove aree. Questo apre un percorso per studiare come gli animali possono aiutare alberi di adattarsi al cambiamento climatico attraverso la dispersione dei semi».

Torna all'archivio