[13/07/2012] News

Sardegna, revisione Piano paesaggistico: Cappellacci sferra l'attacco definitivo al Piano salva coste di Soru?

Il Piano coste della Sardegna voluto dall'ex presidente Soru, all'avanguardia in quanto a tutela ambientale, sarà in parte modificato (sottotraccia) dall'iniziativa del governatore Ugo Cappellacci? L'attuale presidente della Regione ha presentato le linee guida per la revisione del Piano paesaggistico regionale che saranno discusse a partire da martedì 24 luglio.

«Se non sono in discussione i principi del Piano paesaggistico vigente, devono essere riviste le regole per meglio rispondere ai principi, perché oggi le norme vincolistiche e il divieto sono ancora preponderanti rispetto ai comportamenti virtuosi».

Il Governatore, ha ricordato oggi in Consiglio il percorso di aggiornamento del Piano iniziato nel 2009 con Sardegna nuove idee, che ha visto il coinvolgimento delle comunità locali, ed ha fatto un collegamento poco virtuoso tra l'attuale Ppr, legando i vincoli vigenti con «i 17 mila posti persi in edilizia e il contenzioso amministrativo, mortificando le capacità imprenditoriali mentre ai cittadini le risposte non arrivano per niente. Occorre invece realizzare una sintesi tra la tutela e la valorizzazione degli obiettivi dello sviluppo sostenibile, revisionando le norme tecniche di attuazione e aggiornando su base informatica i vincoli paesaggistici- ha aggiunto Cappellacci-Tutela e non vincoli e un sistema più dinamico rispetto alla semplice gestione del vincolo, con le comunità locali che devono essere nuovamente investiti della responsabilità della pianificazione del proprio territorio».

Queste dichiarazioni hanno messo in apprensione le associazioni ambientaliste. «Quando si dicono troppe parole per esprimere un concetto semplice 'gatta ci cova' - ha dichiarato il Wwf - Decriptati, i concetti espressi dal governatore della Sardegna vogliono dire 'costruiamo, ma costruiamo bene". Il governatore Capellacci, è il primo responsabile dell'abrogazione della legge salva coste più importante realizzata in Italia che, estendendo i vincoli paesaggistici a 1.000 metri dalla battigia, aveva giustamente bloccato numerosi interventi edilizi. Di fatto il piano paesaggistico della Sardegna è già stato modificato al di fuori delle procedure previste dal codice dei beni culturali».

Secondo Gaetano Benedetto, direttore politiche ambientali del Wwf Italia, le nuove norme «introducono elementi dinamici e interpretativi e non avere il coraggio di utilizzare il termine 'vincolo' significa non avere consapevolezza del tesoro alla cui tutela il vincolo è posto. Il governatore parla la lingua arcaica dell'economia basata sul mattone, rilancia piani occupazionali vecchio stile, che rischiano di compromettere ulteriormente il fragile profilo delle coste sarde» ha concluso di Benedetto.

Toni diversi ma stesso contenuto da parte di Giulia Mozzoni Crespi presidente onorario del Fondo ambiente italiano (Fai)- «La Sardegna ha un patrimonio straordinario di coste ma anche di paesaggi interni. Quindi mi rivolgo ai giovani che sono il nostro domani: la terra, l' agricoltura, le bellezze naturali e artistiche sono il vero unico salvadanaio. Lancio un appello al popolo sardo perché non si lascino catturare da falsi abbagli e a rivolgerlo è una persona che da 51 anni viene tutte le estati in Sardegna e che si sente sarda. Il domani arriva sempre - ha continuato Crespi - e quelle decine di case e villette a schiera in gran parte vuote parlano da sole. Non credo ai falsi progetti e alle false promesse. Cerchiamo di capire il grande e straordinario valore sul piano paesistico lanciato da Soru che non è stato capito dai suoi stessi seguaci e che è rivolto ai figli del domani» ha concluso l'esponente del Fai.

 

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