[13/07/2012] News toscana

Siccità, nuove misure restrittive in Valdambra e Valdichiana

Dopo l'allarme dell'Autorità di bacino il sindaco di Firenze Renzi ha firmato l'ordinanza

Finalmente anche il comune di Firenze si è accorto che siamo in emergenza siccità. Dopo le varie riunione della Commissione tutela delle acque, dopo le raccomandazioni di Autorità di Bacino del fiume Arno, della provincia di Firenze, e di Publiacqua, il sindaco Renzi ha firmato l'ordinanza con le misure urgenti per fronteggiare una carenza idrica che almeno per la Toscana centrale è da non sottovalutare. Il provvedimento è stato preso dopo le decisioni assunte da molti comuni e dopo che la Commissione tutela risorse idriche riunita ieri ha ribadito che Bilancino è sotto i minimi storici e il meteo non promette pioggia per i prossimi 15 giorni. Quindi fino a nuovo ordine l'acqua potabile potrà essere utilizzata esclusivamente per usi alimentari e igienici, mentre non si potrà utilizzare per annaffiare giardini, prati ed orti, per lavare cortili e piazzali, per lavare ‘in proprio' auto, moto e altri veicoli, per riempire vasche da giardino, fontane ornamentali e simili, anche se provviste di impianti di ricircolo. Chi trasgredisce rischia una multa, con una sanzione pecuniaria che va da 25 a 500 euro.

Nell'ordinanza viene spiegato opportunamente, che l'impianto dell'Anconella, principale presa dell'acquedotto della città, si trova a monte della zona urbana e di conseguenza influisce sulla portata dell'Arno in ambito cittadino; questo, insieme alla minore portata dovuta alla siccità, può provocare "un eventuale ulteriore peggioramento della qualità dell'acqua dell'Arno con l'innescarsi di fenomeni influenti sulla qualità igienica generale e conseguentemente sulla salute pubblica". Da qui la necessità di utilizzare il meno possibile l'acqua potabile. 

«Nel corso del 2011 in Toscana è piovuto molto poco rispetto alle medie, anche il 50% in meno - ha dichiarato l'assessore all'Ambiente Caterina Biti - e quest'anno per ora è andata ancora peggio, con un deficit di precipitazioni del 75%; questo naturalmente ha causato una forte sofferenza per fiumi e falde, oltre che per Bilancino. Le misure dell'ordinanza sono indispensabili per fronteggiare la situazione e prevenire i possibili problemi». Anche i prati, le aiuole verdi e le siepi degli spazi verdi pubblici avranno a disposizione meno acqua, se non sono serviti da pozzi ad hoc: una seconda ordinanza infatti dispone l'immediato spegnimento di tutti gli impianti di irrigazione collegati all'acquedotto, esclusi quelli al servizio di aiuole fiorite o di alberi di primo impianto (che altrimenti rischierebbero di seccare). «Raccomandiamo anche a tutti di seguire delle semplici regole per risparmiare acqua potabile, regole che già da tempo il Comune invita a rispettare- ha aggiunto Biti- Sono piccoli gesti quotidiani che però, messi insieme, possono avere un grande impatto positivo». L'invito quindi è ad installare nei rubinetti di casa filtri ‘frangigetto' che mescolano l'acqua con l'aria; di controllare eventuali perdite in tubi o sciaquoni; di usare l'acqua di lavaggio di frutta e verdura per innaffiare le piante; di utilizzare l'acqua di cottura della pasta per lavare i piatti; di preferire la doccia al bagno in vasca; di chiudere i rubinetti mentre ci si insapona, ci si lava i denti o ci si fa la barba; di usare lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico.

Intanto per quanto riguarda le acque superficiali, ad Arezzo in provincia è stata fatta una riunione straordinaria del gruppo di lavoro sulle condizioni dei corsi d'acqua da cui sono scaturite nuove misure, in senso restrittivo, dell'ordinanza emessa il 5 luglio scorso dal presidente della Provincia. Lo stato delle portate dei fiumi e torrenti, dal riscontro dei dati derivanti dall'ultima campagna di monitoraggio eseguita nei giorni 9 e 10 luglio, evidenzia non solo il perdurare di una situazione di criticità nel reticolo minore, ma anche un ulteriore progressivo peggioramento delle portate, al limite della sostenibilità ambientale, dei corsi d'acqua che caratterizzano i bacini della Val di Chiana e della Valdambra. Questi dati, in considerazione delle previsioni meteorologiche per i prossimi giorni (niente piogge), «rivelano il perdurare di una obiettiva e preoccupante situazione di pericolo per la vita acquatica, indicando pertanto la necessità di operare con azioni restrittive rispetto ai provvedimenti già intrapresi, al fine di preservare l'esigua risorsa idrica e garantire il minimo deflusso vitale dei corpi idrici provinciali». Per questo, oltre alla prosecuzione del provvedimento in corso su Canale Maestro della Chiana e Torrente Ambra e loro affluenti, vengono imposte sugli stessi corsi d'acqua ulteriori restrizioni sui casi di esclusione, includendo nei termini di sospensione i prelievi irrigui effettuati con attingimenti diretti, privi di sistemi di raccolta o deposito intermedi, che alimentino irrigatori ad alta efficienza (a goccia, microirrigatori a spruzzo statici o dinamici, microgetti o simili), a partire dalle ore 00.00 del 16 luglio 2012 alle ore 24.00 del 22 luglio 2012. Restano quindi esclusi dal provvedimento soltanto le concessioni e le autorizzazioni di attingimento per usi idropotabili e civili nella loro totalità; i prelievi da invasi e laghetti irrigui; le concessioni e le autorizzazioni di attingimento con obbligo di rilascio; le concessioni e le autorizzazioni di attingimento per l'abbeveraggio del bestiame.

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