[05/07/2012] News toscana

«L’ipotesi di sorvolo a bassa quota del Cupolone va bene a tutti?»

Come noto anche ai lettori di greenreport nei giorni scorsi il presidente della Regione Enrico Rossi ha presentato insieme ai tecnici di Enac lo studio sull'orientamento della nuova pista dell'aeroporto Vespucci di Firenze. La soluzione scelta è quella della pista 12/30, cosiddetta parallela convergente all'autostrada. La decisione definitiva la prenderà il Consiglio regionale ma il peso specifico delle parole di Rossi nessuno lo ha sottovalutato. Successivamente si è levata una discussione anche aspra (nel merito e politica) che ha evidenziato due schieramenti trasversali (favorevoli e contrari) con tensioni nella stessa giunta regionale. L'assessore Marson ha forti dubbi sulla soluzione prospettata anche perché verrebbe compromessa l'idea del Parco della Piana come è stato sottolineato in modo circostanziato da Legambiente.  Favorevole il comune di Firenze rimangono i niet di alcune amministrazioni comunali come Sesto e Campi. Prato non si è fatta sentire (forse è più convincente la parte di relazione che interessa quel territorio?) invece una reazione contraria, netta, è venuta dalla provincia di Firenze. Il presidente Andrea Barducci dapprima ha studiato le carte e poi bocciato il documento di Enac  sostenendo che si tratta di uno "studio monco, parziale e chiaramente orientato verso una soluzione, dove emergono contraddizioni evidenti". L'amministrazione provinciale ha poi consegnato alla Regione Toscana una nota tecnica in cui si  elencano i casi in cui la città di Firenze verrebbe inevitabilmente sorvolata dagli aeromobili qualora venisse costruita la nuova pista "parallela convergente" all'interno dell'aeroporto Vespucci. "Infatti- spiegano dalla provincia-  la runway 12/30, a differenza di altre inclinazioni di pista forzatamente monodirezionali, permette il decollo e l'atterraggio degli aerei sia dalla parte di Prato (in sigla "Rwy 12") sia dalla parte di Firenze (Rwy 30). Non a caso Adf segnala che le partenze in direzione di Firenze aumenterebbero significativamente la capacità aeroportuale". Nelle osservazioni della provincia inoltre si sottolinea come anche nel caso in cui venisse utilizzato in via preferenziale l'atterraggio dalla parte di Prato, sono previsti comunque sorvoli a bassa quota della città di Firenze in quelle fasi tecniche di volo che in gergo aeronautico si chiamano "mancato avvicinamento". «Trovo sorprendete il silenzio che accompagna queste notizie - ha dichiarato Barducci - anche perché al momento non esiste uno studio dettagliato sull'impatto acustico che gli abitanti della città di Firenze dovranno sopportare nei casi di sorvolo a bassa quota. Ad esempio, quanto rumore sarà avvertito nelle aule del nuovo tribunale o in quelle del polo universitario ogni volta che questi edifici saranno sorvolati da un aeromobile? Quanti decibel colpiranno chi abita a Novoli, Rifredi, Romito o nei pressi di Piazza della Libertà? E trovo altrettanto sorprendente - ha concluso Barducci - il silenzio di quanti finora si stracciavano le vesti solo all'idea di veder passare la tramvia nei pressi del Duomo. Ora l'ipotesi di sorvolo a bassa quota del Cupolone va bene a tutti?». La discussione temiamo andrà avanti ancora qualche tempo (probabilmente non c'è soluzione che può essere da tutti condivisa) e la questione Aeroporto-pista è emblematica delle criticità che si troverà ad affrontare la città metropolitana.

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