[05/07/2012] News

Malta, le Berte maggiori uccise nei nidi per ostacolare il Life+ Malta Seabird Project

Si vuole boicottare anche l'istituzione di aree marine protette

Tempo fa greenreport.it aveva scritto dell'importanza del Life+ Malta Seabird Project che studia la colonia delle berte maggiori (Calonectris diomedea), che i maltesi chiamano Ceifa, ma questa attività dà evidentemente noia a qualcuno. I ricercatori nei giorni scorsi hanno trovato una berta morta (Nella foto) proprio davanti alla sua "tana" di nidificazione e le analisi ai raggi x fatte da un veterinario hanno rivelato che questo uccello protetto era stato ucciso  da un uomo.

Gli scienziati che lavorano al  Life+ Malta Seabird Project si sono molto preoccupati ed i controlli hanno fatto emergere che altre 4 berte, in due differenti nidi nell'area di studio, erano scomparse.  Uno di questi nidi era completamente vuoto, l'altro conteneva ancora un uovo.

Il danno fatto dai vandali/bracconieri maltesi è enorme: le berta maggiori sono attualmente in cova e sia il maschio che la femmina accudiscono a turno il loro singolo uovo.  «Se il nido viene trovato vuoto - spiega BridLife Malta - significa che l'uovo è andato perso e che il solo tentativo di allevamento della coppia per quest'anno non è riuscito.  Un uovo abbandonato suggerisce che uno o entrambi i volatili genitori sono morti, dato che durante l'incubazione uno di loro è sempre nel nido».

Il vandalismo contro le berte, oltre ad essere stupido e ripugnante, rappresenta anche un danno economico: il Life+ Malta Seabird è co-finanziato dalla Commissione europea, dal governo maltese e da diversi partner, di BirdLife International e punta ad identificare le aree importanti per le berte maggiori e minori e gli uccelli delle tempeste in mare aperto ed a creare aree marine protette ai sensi della legislazione Ue. E' probabilmente per questo che a Malta, nota per la sua caccia selvaggia e per una certa allergia alla protezione dell'ambiente, vengono prese di mira le rare  berte.

Benjamin Metzger, ricercatore capo del progetto, spiega che «L'uccisione degli uccelli studiati  a Gozo non solo ostacola gli sforzi di questo Progetto dell'Ue, ma pone anche l'intera colonia in pericolo. Gli uccelli marini sono già in declino in tutto il mondo e la persecuzione diretta può solo peggiorare la loro situazione».

Purtroppo non si tratta di un caso isolato, di una "bravata" quest'anno i ricercatori hanno già trovato tre berte maggiori uccise. Un vero e proprio spregio alla biodiversità di Malta che ospita uno dei più importanti siti di nidificazione delle tre rare specie di uccelli marini.

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