[02/07/2012] News toscana

Il tour della Regione sul paesaggio

L'assessore Marson (Nella foto) si appresta ad effettuare un tour in Toscana sul piano paesaggistico al quale si sta lavorando da tempo in ambienti universitari d'intesa con la regione.

Questo impegno fu avviato prendendo atto che il Pit approvato dalla passata amministrazione presenta più buchi di un groviera, specialmente in riferimento al paesaggio. Partecipai ad un paio di questi incontri a Pisa e Livorno dai quali emerse - e la cosa fu ancora più e meglio messa   a punto in documenti già allora - che il Pit non era riuscito a cogliere e raccordare adeguatamente gli intrecci tra tutela della natura, del paesaggio e del suolo. In taluni casi ciò produsse effetti persino grotteschi come nel caso più volte di ricordato di  Boccadarno di  cui la scheda paesaggistica annotava ‘bel panorama sulle Apuane'. D'Annunzio docet. Da allora però le importanti osservazioni ‘correttive' -diciamo pure chiaramente critiche documentate e motivate nei documenti predisposti al termine delle consultazioni ricordate - non risulta abbiano prodotto sul piano politico-istituzionale alcunché tanto che le controversie su questi delicatissimi aspetti continuano anche con sviluppi imprevisti come è accaduto per la valutazione di impatto ambientale sottratta - non si capisce perché ora - all'assessorato all'ambiente.

Ed eccoci alle nuove tappe del tour che riguarderanno Calenzano,( Prato) Buti (Pisa), Ribolla (Grosseto), Montespertoli ( Firenze) , Poppi ( Arezzo), Rapolano ( Siena). Se guardo alla mappa toscana dove oggi appaiono più calde le situazioni in rapporto al paesaggio ma anche alla natura e al suolo inteso in particolare come acque sia marine che fluviali, fatico a capire i criteri seguiti nel fissare l'arrivo di tappa.

Se penso a Pisa (e Livorno) che costituiranno la nuova provincia Buti mi pare davvero un po' eccentrico, ad esempio, rispetto ai temi costieri e di navigabilità. Altrettanto singolare l'esclusione della Val Di Cornia dove ribollono ( più che a Ribolla)  una serie di questioni che la regione dovrà prima poi decidersi a risolvere.

Mi chiedo perciò se questi incontri saranno davvero occasioni politico, istituzionali e culturali per mettere mano finalmente a decisioni normative e programmatiche concrete non ‘settoriali' o testimonianze di una ‘partecipazione' che serve naturalmente se è in grado però di produrre esiti non meramente ‘certificatori'.

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