[28/06/2012] News toscana

Arcipelago toscano, Legambiente: Ğla tutela non sia solo sulla cartağ. Goletta verde al Giglio

L'equipe di Goletta verde e i vertici di Legambiente oggi dall'Isola del Giglio hanno lanciato un appello per la tutela dell'Arcipelago Toscano. Quest'area di mare negli ultimi mesi è stata interessata dal naufragio della Concordia, dall'inabissamento di bidoni tossici a largo della Gorgona persi dalla Grimaldi Lines, dal  ritrovamento di contenitori con acido cloridico nelle acque di Montecristo e infine dall'incidente della Mersa all'isola d'Elba.

Per l'associazione ambientalista una zona tra le più belle d'Italia, rischia di diventare un luogo contaminato da sostanze tossiche e relitti. Sulla questione della rimozione della Concordia si è soffermato il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza: «La questione della rimozione del relitto, con tutte le criticità ambientali che ne conseguono e che pendono sull'integrità dell'ecosistema marino e della qualità ambientale dell'Isola, sono una sfida per il nostro Paese. Le risposte che ci arrivano dal ministero dell'Ambiente e dal Dipartimento della Protezione Civile evidenziano la grande attenzione con cui si stanno seguendo tutte le operazioni, tuttavia, rimangono ancora aperte alcune questioni. Sin dal principio - ha continuato Cogliati Dezza -,  la richiesta di Legambiente è stata che il controllo ed il monitoraggio siano costanti durante tutte le fasi di rimozione della Concordia e che tali attività vengano svolte dalle strutture della pubblica amministrazione e dalle forze dell'ordine.

Va in questa direzione l'Osservatorio istituito sotto il coordinamento della Regione Toscana, che però ha bisogno di risorse finanziarie certe che garantiscano anche un presidio permanente intorno al cantiere in grado di svolgere attività di verifica e monitoraggio anche sottomarine. Chiediamo che tutte le operazioni siano ispirate al massimo della trasparenza e assicurino il coinvolgimento dei cittadini e delle comunità locali».

Il progetto di rimozione presentato dalle società Titan Micoperi è stato oggetto di una serie di indicazioni da parte della commissione Via (Valutazione di impatto ambientale) del ministero dell'Ambiente volte a minimizzare il più possibile le conseguenze sul delicato ecosistema in cui verranno attuati gli interventi. Si tratta però di raccomandazioni che sono vincolanti il cui recepimento deve essere attentamente verificato dalle Autorità pubbliche.  Dopo la tragedia della Costa Concordia, l'associazione ambientalista è tornata a proporre con forza le sue denunce contro il trasporto di sostanze pericolose e le grandi navi da crociera sottocosta e nelle vicinanze delle isole minori ed in prossimità delle Aree marine protette.

In particolare, Legambiente manifesta insoddisfazione per il contenuto del Decreto rotte, con il quale si dovrebbe porre fine a questi inutili rischi per l'ambiente e per gli abitanti ma che in realtà permette di concedere deroghe e permessi speciali. «Non è possibile che un Decreto nazionale fissi dei parametri per ragioni di sicurezza e poi, per le stesse ragioni, questi limiti vengano ridotti - ha sottolineato  Angelo Gentili, della Segreteria nazionale Legambiente - È fondamentale applicare il recente Decreto rotte integrandolo con norme ancora più severe, estendendolo a tutta la costa ed a tutte le isole minori, gioielli naturalistici di gran pregio come ad esempio le coste non protette dell'isola di Capri, quelle di Pantelleria, di San Pietro o delle Eolie. Per venir fuori dalla situazione difficile che l'arcipelago toscano sta attraversando - ha continuato  Gentili -, occorre adottare una strategia efficace per la tutela ambientale e la sicurezza dei cittadini, favorendo lo sviluppo di un turismo sostenibile che mantenga e moltiplichi economie e posti di lavoro adottando misure in chiave eco-energetica per rendere le isole aree a bassa emissione di CO2.

In questo senso, riteniamo che ora più che mai sia urgente l'istituzione delle Aree marine protette dell'Arcipelago toscano, che fissi una volta per tutte, dei parametri cautelativi ben precisi e che impedisca che altre parti del ricco patrimonio di biodiversità locale vengano distrutte o contaminate da nuovi disastri. E' fondamentale- ha concluso Gentili - istituire in modo concreto e non solo sulla carta il Santuario dei Cetacei affinché, con il coinvolgimento delle Istituzioni competenti, si possa garantire la tutela e la conservazione di una delle aree più belle e ricche di biodiversità del pianeta».

Oltre a Cogliati Dezza e Gentili hanno partecipato alla conferenza stampa Giorgio Zampetti, Responsabile scientifico Legambiente, Giampiero Sammuri, Commissario responsabile per la filiera dei rifiuti di nave della Concordia, Sergio Ortelli, sindaco di Isola del Giglio, Leonardo Marras, presidente della provincia di Grosseto. Durante l'iniziativa  Legambiente ha consegnato al sindaco Ortelli la targa di riconoscimento alla comunità gigliese per il grande senso civico dimostrato in occasione della tragedia.

 

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