[21/06/2012] News toscana

La Regione Toscana “alleva” insetti per salvare il castagno

La Regione Toscana che fin dal 2010 ha varato un progetto quadriennale di lotta biologica contro il cinipide galligeno Dryocosmus kuriphilus, l'insetto noto anche come "vespa cinese", che ha gravemente alterato l'equilibrio biologico del castagno, ora sta realizzando alcuni centri di riproduzione dell'insetto utile, l'antagonista naturale del cinipede (Torymus sinesis) con lo scopo di rendere autosufficiente il territorio regionale nella sua produzione.

Delle 5 località individuate per l'allevamento, una è già in grado di produrre piccoli quantitativi di insetti, due sono in fase di avanzata realizzazione mentre le altre due, finanziate attraverso un progetto nazionale dal ministero dell'Agricoltura e Foreste in accordo con le Regioni nell'ambito del Piano Nazionale del Settore Castanicolo 2010/2013, sono attualmente in fase di progettazione e saranno realizzate in stretta sinergia con gli utilizzatori attraverso il coinvolgimento di associazioni castanicole che si faranno carico della loro gestione.

«Il coinvolgimento diretto dei castanicoltori, attraverso le rispettive associazioni, nella gestione dei centri di moltiplicazione del torymus - ha dichiarato l'assessore all'agricoltura e foreste della Regione, Gianni Salvadori (nella foto) - è una novità significativa. In questo modo la produzione dell'insetto utile può essere organizzata in funzione delle reali necessità del territorio, abbattendo anche i costi di approvvigionamento sul libero mercato. Il servizio fitosanitario regionale fornirà naturalmente tutte le prescrizioni tecniche necessarie alla lotta biologica e vigilerà sulla correttezza della distribuzione degli insetti utili», ha concluso l'assessore.

Nel progetto di lotta biologica sono coinvolti 19 enti locali, sotto il coordinamento del Servizio fitosanitario regionale e del settore programmazione Agricola e Forestale della Regione Toscana. La responsabilità scientifica del progetto è del Centro di ricerca per l'agrobiologia e la pedologia (Cra/Abp) mentre l'insetto utile è fornito dal DiVAPRA dell'Università di Torino. Nel 2012 sono stati effettuati 64 rilasci di Torymus sinensis mentre nel 2011 erano stati 27.

«I risultati della lotta biologica, relativi ai primi due anni, sono considerati incoraggianti, ma intanto non si tralasciano gli studi anche su altre tecniche di lotta all'insetto dannoso attraverso altri antagonisti, autoctoni, e pratiche selvicolturali efficaci volte a sostenere la produzione castanicola», hanno concluso dalla Regione.

 

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