[21/06/2012] News

Rifiuti. La Commissione Ue chiude il procedimento sul Lazio. «Adottati piani di gestione»

Ma «La gestione dei rifiuti nel Lazio continua a destare preoccupazione»

Mentre il Lazio è nel pieno della bufera sui rifiuti, la Commissione europea, «In seguito all'adozione del piano di gestione dei rifiuti per la Regione Lazio» ha deciso di «Chiudere un procedimento avviato nei confronti dell'Italia» e ricorda che «Nel 2007 la Corte di giustizia europea aveva stabilito che l'Italia era venuta meno all'obbligo di adottare tale piano, necessario per tutelare la salute umana e l'ambiente».

Con una sentenza pronunciata dopo il ricorso della Commissione nel giugno 2007, la Corte di giustizia europea aveva condannato l'Italia «Per l'assenza dei piani di gestione dei rifiuti di alcune regioni e province, compresa la Regione Lazio. Tali piani sono obbligatori a norma della direttiva quadro sui rifiuti e della direttiva sui rifiuti pericolosi». L'Italia aveva quindi adottato piani di gestione dei rifiuti conformi con le due i direttive per tutte le zone interessate: Friuli Venezia Giulia, Puglia e province di Bolzano e Rimini, ma non per il Lazio. «Le autorità italiane avevano comunicato varie volte alla Commissione di avere preso provvedimenti per l'adozione del piano del Lazio, ma la Commissione restava preoccupata per la lentezza di tale processo».

Dato che la sentenza non era stata ancora rispettata, la Commissione l'8 maggio 2008 aveva inviato una lettera di costituzione in mora, avvertendo l'Italia che  «Un secondo ricorso avrebbe potuto determinare l'irrogazione di sanzioni pecuniarie». Il 16 marzo 2012 l'Italia ha alla fine trasmesso alla Commissione il piano di gestione dei rifiuti per il Lazio, adottato il 18 gennaio 2012. In base alla valutazione del piano eseguita dalla Commissione, «Quest'ultimo è conforme alla legislazione dell'Ue».

Oggi, su raccomandazione del Commissario all'ambiente Janez Potočnik, la Commissione Ue «Ha deciso di chiudere il caso». La Commissione  sottolinea che «L'adozione del piano è un primo passo molto importante», ma «Resta preoccupata per la sua attuazione e invita le autorità italiane a proseguire nei loro sforzi intesi a garantire un'adeguata gestione dei rifiuti nella regione». Infatti, «Sebbene si tratti di un primo passo importante, la Commissione si aspetta che le autorità garantiscano l'effettiva attuazione del piano».

L'Unione europea non è per nulla tranquilla rispetto a quel che sta accadendo nel Lazio: «Nel suo complesso, la gestione dei rifiuti nel Lazio continua a destare preoccupazione, tra l'altro perché deve ancora essere creata una capacità sufficiente per l'adeguato trattamento dei rifiuti prima della messa in discarica; occorre ad esempio trovare rapidamente una soluzione per l'annunciata chiusura della discarica di Malagrotta nelle vicinanze di Roma, che attualmente opera in violazione della normativa dell'Unione, pur tenendo conto delle preoccupazioni dei cittadini espresse in numerose denunce rispetto alla nuova posizione della discarica».

 

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