[20/06/2012] News

Realacci: «Bene estensione del bonus del 55% per il risparmio energetico al consolidamento antisismico»

Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd e primo firmatario dell'ordine del giorno approvato alla Camera per estendere il credito di imposta del 55% per il risparmio energetico al consolidamento antisismico del patrimonio edilizio, è soddisfatto per le decisioni del governo sul terremoto dell'Emilia: «A un mese dal terremoto in Emilia è arrivato il momento di prendere sul serio la prevenzione antisismica del paese. E' molto positivo che oggi il overno abbia approvato l'ordine del giorno presentato dal Pd e firmato da parlamentari di tutti gli schieramenti per estendere il credito di imposta del 55% previsto per il risparmio energetico al consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente, garantendone l'effettiva convenienza economica, permettendone l'accesso anche alle imprese e stabilizzandolo».

«Se il Governo non vuole essere schizofrenico, però, questo vuol dire modificare il decreto sviluppo che da questo punto di vista è del tutto insoddisfacente. L'estensione del 55% al consolidamento antisismico degli edifici è un modo per mettere al sicuro gran parte della popolazione, non piangere nuovi lutti e per nuovi crolli, ma anche un modo sicuramente più concreto e attuabile in tempi brevi, per rilanciare il settore dell'edilizia e produrre un rilevante effetto sul terreno occupazionale. Nell'ordine del giorno si impegna il Governo a rivedere anche i limiti imposti dal patto di stabilità per permettere agli enti locali che abbiano risorse disponibili di avviare il consolidamento antisismico degli edifici pubblici, a partire dalle scuole. Il nostro paese non ha bisogno di una mini-rottamazione, senza respiro e senza prospettiva, basata solo su meri calcoli contabili, ma di un vero piano per rilanciare».

Qualche giorno fa lo stesso Realacci aveva detto: «E' del tutto incomprensibile la volontà di abbassare dal 55 al 50% l'eco-bonus per l'efficienza energetica in edilizia e di prorogarlo solo al giugno 2013, invece che renderlo stabile. Così come è profondamente errato non estenderlo anche agli interventi per il consolidamento antisismico del patrimonio edilizio italiano. Il nostro paese non ha bisogno di una mini-rottamazione, senza respiro e senza prospettiva, basata solo su meri calcoli contabili, ma di un vero piano per rilanciare l'edilizia, nel segno della qualità, del risparmio energetico, della sicurezza antisimica. Il sistema di agevolazione fiscale del 55% si è dimostrata una misura di grande importanza: ha attivato oltre 1.400.000 interventi, per circa 17 miliardi di euro di investimenti, e la creazione di oltre 50 mila posti di lavoro all'anno nei settori coinvolti, soprattutto nelle migliaia di piccole e medie imprese nell'edilizia e nell'indotto».

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