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Chimet: puntualizzazione ARPAT

L'Agenzia propose la chiusura dell'impianto alla Provincia

Sul Corriere di Arezzo di oggi 20 giugno 2012 è stato pubblicato un articolo relativo al procedimento penale "Chimet" nel quale si afferma che due dirigenti del Dipartimento ARPAT di Arezzo sono imputati di omissione di atti di ufficio per non aver richiesto la chiusura dello stabilimento dopo che la stessa Arpat aveva rilevato un superamento dei limiti di emissione per il parametro diossine. Tale notizia non risulta corrispondente alla realtà.

Infatti venne tempestivamente richiesta dall'Agenzia alla Provincia la fermata dell'impianto in questione e  tale fermata avvenne per effetto di uno specifico provvedimento emesso dalla Provincia stessa.

Il motivo per cui i due dirigenti di ARPAT sono imputati di omissione di atti di ufficio è invece per aver trasmesso in ritardo alla Procura della Repubblica la notizia di reato relativa al suddetto sforamento.

Link alla relativa pagina del sito di ARPAT: http://www.arpat.toscana.it/notizie/comunicati-stampa/2012/chimet-puntualizzazione-arpat 

 

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