[18/06/2012] News

Monitoraggio in tempo reale per l’inquinamento batterico e da idrocarburi nelle acque marine

Sistemi di monitoraggio sempre più rapidi per prevenire o individuare l'inquinamento marino. Il progetto europeo MEDESS-4MS ha l'obiettivo di prevenire i rischi marittimi legati all'inquinamento da idrocarburi nel Mediterraneo, attraverso un monitoraggio in tempo reale.

Il sistema userà le informazioni sulla posizione della chiazza di petrolio, confrontandole poi con i modelli di previsione del trasporto degli idrocarburi, per poter fornire dettagliate informazioni a chi si troverà a gestire questa tipologia di emergenza. «Il sistema di monitoraggio che stiamo elaborando sarà fornito alle agenzie competenti, come il Centro di risposta per le emergenze da inquinamento nel Mar Mediterraneo e l'Agenzia europea per la sicurezza marittima (Emsa) - ha informato Efstratios Georgoudis, coordinatore del progetto - Il sistema multi-modello di previsione dello sversamento di idrocarburi sarà composto da informazioni ambientali provenienti dal Marine Core Service del programma europeo GMES e dai sistemi nazionali di previsione del mare. Questi saranno interfacciati con i dati sulla diffusione delle macchie di idrocarburi provenienti da esistenti piattaforme di monitoraggio del sistema CleanSeaNet di Emsa e dal sistema di identificazione automatica installato sulle navi».

Sono ventuno i partner mediterranei coinvolti nel progetto e coordinati dal dipartimento della Marina mercantile del ministero delle Comunicazioni cipriota. Per l'Italia il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) partecipa con l'Istituto per l'ambiente marino costiero di Oristano e l'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima di Roma. Il progetto triennale è partito nel febbraio scorso ed è Finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale.

Dall'inquinamento da idrocarburi a quello batterico. Come noto tra i parametri da controllare ai fini della balneazione, c'è il batterio Escherichia Coli, indicatore di inquinamento di origine fecale, che viene individuato attraverso una procedura standard con la quale si evidenzia la presenza o meno di colonie batteriche. I risultati sono assolutamente affidabili ma il tempo necessario per ottenere risposte è di 24 ore. Attraverso una ricerca, alcuni biologi della Mercyhurst University, hanno messo a punto un test capace di rilevare praticamente in tempo reale la presenza di questi batteri nelle acque marine costiere e quindi di stabilire la balneabilità o meno di un tratto di mare. «Sarà uno strumento rivoluzionario al quale stiamo lavorando da oltre cinque anni» ha dichiarato il biologo Steven Mauro. Ed in effetti se i risultati venissero confermati ed il test validato si tratterebbe di una notevole accelerazione per fornire risposte qualitative, considerato che il test statunitense, isola e identifica il batterio in due ore. Il test sarà effettuato sperimentalmente per la prima volta questa estate all'Isola di Presque e nasce da una collaborazione tra la Mercyhurst, il Penn State Behrende e il Department of Conservation and Natural Resources in Pennsylvania. 

 

Torna all'archivio