[13/06/2012] News toscana

Ceccobao risponde in Consiglio sull'Alta Velocità: insoddisfatti i consiglieri

L'assessore ai Trasporti Luca Ceccobao ha risposto in Consiglio regionale ad alcune interrogazioni sul tema dell'Alta Velocità. Nello specifico sono stati richiesti chiarimenti in merito allo smaltimento del materiale di scavo derivante dalla realizzazione del nodo fiorentino dell'Alta Velocità, in due interrogazioni differenti, da Dario Locci del Gruppo misto e da Monica Sgherri (capogruppo FdS-Verdi). Mauro Romanelli (Gruppo Misto) invece ha chiesto di "sospendere i lavori del nodo fiorentino e della stazione Foster in via cautelare fino al chiarimento del rispetto delle norme sulla sismica e della reale situazione geofisica di Santa Barbara".

L'assessore ha ricordato che «la classificazione definitiva dei materiali di risulta dello scavo della galleria non può che essere di competenza del ministero dell'Ambiente», ma ha assicurato che il progetto non prevede il conferimento a Santa Barbara di materiale classificato come rifiuto, che quindi deve essere gestito in altro modo.

«Solo il materiale proveniente dallo scavo della stazione Av e classificabile come terra e roccia può essere conferito a Cavriglia, mediante trasporto su rotaia».

A tal proposito Ceccobao ha ribadito che «l'accordo stipulato a suo tempo prevede che il materiale destinato a Santa Barbara sia trasportato su ferro, mentre per la movimentazione dei materiali per discariche inerti e per recupero si ricorra al trasporto su gomma. Le verifiche dell'Arpat nel periodo più critico hanno rilevato una media giornaliera di 47 camion. Non è stato inoltre attivato, al momento, alcun procedimento per la realizzazione di discariche ad hoc nella nostra regione». 

Per quanto riguarda poi la valutazione del rischio sismico connesso con l'opera, l'assessore ha spiegato che il Genio Civile di Firenze da un controllo sui dati forniti, ha evidenziato come le opere non vadano a incidere significativamente sulla sicurezza ai fini sismici, mentre per la possibilità di optare per una soluzione di superficie abbandonando il progetto attuale vista anche la grave crisi economica, Ceccobao ha precisato: «la realizzazione di due nuovi binari nel tratto fiorentino è stata giudicata a suo tempo estremamente difficile, perché comporterebbe abbattimenti di edifici, nuove opere in galleria, l'aumento del livello di rumore, pesanti cantieri nell'abitato urbano».

Le risposte fornite dall'assessore non hanno soddisfatto i consiglieri che hanno posto gli interrogativi. «A domande precise ha eluso le risposte cercando di scaricare su altri le responsabilità- ha dichiarato Locci- Mi preoccupa che un'opera inutile, dannosa e costosissima sia realizzata in evidente violazione degli impegni presi e delle norme più elementari». Sgherri è preoccupata del fatto che se la classificazione delle terre di scavo risultasse tale da non permettere il loro conferimento a Cavriglia, i costi di una soluzione alternativa si riverserebbero sui cittadini.

«Ci avevano promesso dei "cantieri di vetro" per trasparenza e informazione - ha dichiarato Romanelli- e invece notizie non ne vengono date. Inoltre si era detto che l'opera serviva per liberare binari in superficie da destinare al trasporto locale. Invece Moretti ora annuncia la futura morte del trasporto pubblico locale perché non ci sono soldi. Ma i soldi non ci sono perché quest'opera finirà per costare almeno tre miliardi di euro: una cifra che basterebbe a mettere in sicurezza idrogeologica mezza Italia».

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