[12/06/2012] News

La Cina ha il suo centro per i cambiamenti climatici

Intanto avvia il recupero delle risorse in Tibet

La Commissione nazionale dello sviluppo e la riforma della Cina ha annunciato ieri la fondazione di un centro di ricerca nazionale «Mirante a facilitare gli sforzi per far fronte al cambiamento climatico». Durante la cerimonia per l'avvio del centro, il direttore aggiunto della Commissione, Xie Zhenhua, ha spiegato che «Il centro fornirà un sostegni tecnologico nel quadro di un piano elaborato dalla Cina per far fronte al cambiamento climatico».

In realtà il nuovo organismo si chiama "Centro nazionale per la strategia e la cooperazione internazionale di fronte al cambiamento climatico" e secondo un comunicato della Commissione nazionale dello sviluppo e la riforma «Servirà da vetrina per la cooperazione internazionale, effettuerà delle ricerche nei settori della pianificazione strategica, delle leggi e dei regolamenti, della politica internazionale, del carbon market e dei consigli informativi».

La nota ricorda che «La Cina ha realizzato numerosi sforzi, in particolare l'adozione di misure fiscali favorevoli destinate a promuovere il risparmio energetico, al fine di far fronte alle crescenti sfide ambientali. Il Paese punta a ridurre le sue emissioni di gas serra dal 40% al 45% nel 2020 in rapporto ai livelli del 2005 ed ha aumentato il suo utilizzo di energie rinnovabili al 15% del consumo energetico totale».

Intanto la Cina, anche se la regione autonoma del Tibet sta attraversando un nuovo periodo di forti turbolenze politiche, ha deciso di avviare a fine giugno la costruzione del suo primo mercato di riciclo delle risorse a Lhasa, la capitale tibetana.

La scarsità delle risorse è, insieme all'energia, l'altro corno del dilemma della rapidissima crescita cinese, quindi Pechino ha deciso di investire nella regione ribelle 26 milioni de yuan (4,1 milioni di dollari) per realizzare un mercato che dovrebbe riciclare 200.000 tonnellate di risorse come metalli, plastiche, carta. Li Zhiqing, direttore dell'impresa locale (ma dal cognome inequivocabilmente cinese, non certo un tibetano) che svilupperà il progetto di riciclaggio dei rifiuti, ha spiegato che «Questo mercato si situerà a 12 km del centro città di de Lhasa ed occuperà una superficie de 15,5 ettari. I lavori di costruzione dovrebbero terminare a fine ottobre ed il mercato aprirà  a fine anno».

Attualmente la maggior parte dei rifiuti prodotti in Tibet vengono trasportati in altre regioni cinesi dove vengono "trattati" e "riciclati".

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