[07/06/2012] News toscana

Abbattimento piccioni: il sindaco non puņ ordinarlo se la situazione non č eccezionale e urgente

Il sindaco può autorizzare l'abbattimento dei piccioni, ma solo quando si tratti di affrontare situazioni eccezionali e imprevedibili che costituiscono una concreta minaccia per la pubblica incolumità, per le quali sia impossibile utilizzare i mezzi ordinariamente previsti dall'ordinamento giuridico.

Lo ricorda il Tribunale amministrativo regionale della Toscana (Tar) - con sentenza 30 maggio 2012, n. 1043 - a proposito della questione riguardante la Lac  (Lega per l'Abolizione della Caccia) e il Comune di Castellina in Chianti.

Il Comune di Castellina in Chianti, a seguito della richiesta formulata da un socio della Tenuta agricola S. Leonino, ha emanato l'ordinanza sindacale con la quale ha autorizzato le guardie particolari giurate delle associazioni venatorie, gli operatori di polizia municipale e provinciale e i proprietari di terreni ospitanti zone di pastura a effettuare l'abbattimento di piccioni domestici inselvatichiti, allo scopo di tutelare la semina dei cereali autunnali.

Ma nel provvedimento sindacale non vengono rappresentate situazioni di pericolo per l'incolumità pubblica. L'ordinanza è infatti volta a tutelare la semina dei cereali autunnali e tale scopo non autorizza l'esercizio del potere sindacale "extra ordinem". La semina, infatti non è una situazione imprevedibile ed eccezionale, ma ricorrente nelle stagioni autunnali sicché la sua tutela ben può essere programmata per tempo e facendo ricorso a strumenti ordinari.

L'ordinanza, fra l'altro, non dà conto delle circostanze che hanno impedito l'utilizzo di questi strumenti ordinari a favore di uno eccezionale.

Tali mezzi sono previsti dall'ordinamento giuridico: il legislatore prevede la possibilità di controllare la fauna selvatica, anche in zone vietate alla caccia, a scopo tra l'altro di proteggere la produzione agricola e stabilisce che a tal fine si debba fare ricorso, di norma, a metodi ecologici e previo parere dell'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica.

Come sottolineato dalla costante giurisprudenza amministrativa il potere del Sindaco di emanare ordinanze contingibili ed urgenti presuppone, la necessità di provvedere con immediatezza in ordine a situazioni di carattere eccezionale ed imprevedibile, cui sia impossibile fare fronte con gli strumenti ordinari apprestati dall'ordinamento.

E' la legge nazionale che attribuisce al sindaco la facoltà di adottare un provvedimento di tal tipo nel caso la situazione sia eccezionale (concetto che di per se richiama l'idea di imprevedibilità di una situazione) allo scopo di arginare il pericolo. E comunque, la situazione di pericolo per la salute pubblica deve essere accertata.

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