[06/06/2012] News toscana

Trasporto pubblico locale: presentato il nuovo progetto per il territorio fiorentino

Sarà maggiormente decentrato il Trasporto pubblico locale che riguarda il territorio fiorentino, in base al nuovo progetto presentato dagli assessorati ai trasporti di Regione Toscana, Provincia e Comune di Firenze.  Nel documento progettuale vengono stabiliti i chilometri complessivi e le risorse che per la durata di 9 anni saranno messe a disposizione dai vari enti allo scopo di garantire lo svolgimento del servizio Tpl sul lotto urbano e su quelli extraurbani (Mugello-Valdisieve e Chianti-Valdarno) in vista della gara unica per la gestione del trasporto pubblico in Toscana.

«La riforma del trasporto pubblico a Firenze - ha dichiarato l'assessore alla mobilità del Comune, Massimo Mattei (nella foto) - doveva partire dalla soluzione di un problema: l'eccessivo appesantimento della zona di Santa Maria Novella, dove si attestavano quasi tutte le linee di autobus. La rete con i 13 nodi scambiatori in accesso alla città risolve questa annosa questione. La necessità di razionalizzare i costi ci ha costretto a ripensare tutto il sistema e, grazie al lavoro dei nostri tecnici, siamo arrivati ad una soluzione che con minori risorse garantisce gli stessi chilometri di rete, tempi di attesa minori e uno scorrimento più veloce dei bus urbani. Alcuni nodi sono già in funzione come per esempio viale Europa o piazzale Montelungo; altri, tra cui Leopolda, Galluzzo e Peretola, lo saranno a breve e comunque contestualmente all'attivazione del progetto complessivo. Altri ancora hanno tempi leggermente più lunghi, come le Due Strade e Villa Costanza. E dove il progetto della rete a nodi prevede l'interscambio con le linee 2 e 3 della tramvia, in attesa della realizzazione e messa in funzione delle due linee tranviarie, sarà potenziato il trasporto pubblico su gomma».

Le amministrazioni che hanno elaborato il progetto hanno dovuto fare fronte ad un calo del 20% delle risorse derivanti da trasferimenti statali. La nuova progettazione è suddivisa sul lotto urbano e su quelli extraurbani. Il lotto urbano avrà più km rispetto a quelli percorsi oggi e questo è dovuto al fatto che è stato strutturato per nodi. Tutti i bus che arrivano dal territorio extraurbano, ma anche dalle altre province a livello regionale, si fermeranno in questi nodi cittadini, non percorrendo più la città salvo che nelle ore di punta. Questo consente da una parte un risparmio di km e dall'altra un decongestionamento del traffico nelle zone critiche della città.

«Dal canto nostro, come Provincia - ha specificato l'assessore ai trasporti Stefano Giorgetti - ci siamo impegnati a dare una cadenza di interscambio di un bus ogni 3 minuti. Per il lotto urbano viene confermata la previsione di 20 milioni e 690mila chilometri. Per far fronte a queste spese la Regione metterà a disposizione 34 milioni e 50mila euro, mentre 10 milioni e 800mila euro arriveranno dai Comuni. Infine la Provincia si accollerà il costo dell'Iva per 4 milioni e 485mila euro. In merito al lotto extraurbano abbiamo  prestato particolare attenzione al Chianti perché non essendo un'area servita dal treno non è possibile l'integrazione ferro-gomma. Anche qui abbiamo mantenuto circa il 95% delle percorrenze. Questo 5% in meno, tuttavia, non significa meno copertura sulla rete. In realtà abbiamo effettuato  un intervento strutturato che ha eliminato le sovrapposizioni di linee» ha concluso Giorgetti.

Molto soddisfatto del lavoro svolto anche l'assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, che ha concluso: «Siamo passati da una logica di tagli ad una riforma del trasporto pubblico che porterà maggiori servizi nelle città e una rete più mirata sulle attuali esigenze dei cittadini. Firenze ha rappresentato la sfida più impegnativa nel disegno di questa nuova rete perché si tratta dell'area con il maggior numero di abitanti e la maggiore complessità delle linee. Grazie ad un lungo lavoro dei tecnici di Regione, Provincia e Comune siamo arrivati ad un buon progetto che dà un servizio equivalente a quello di oggi, ma utilizzando minori risorse. Certo, ci saranno cambiamenti e dovranno crearsi nuove abitudini negli utenti, ma contiamo di offrire loro una rete di trasporto più veloce e senza sovrapposizioni tra mezzi. Oggi solo il 6% dei cittadini usa il bus per andare a lavorare, dobbiamo fare in modo che questo dato aumenti e per farlo puntiamo su una rete che viene incontro alle necessità di studenti e lavoratori e sul rinnovamento del parco mezzi, che oggi è obsoleto».

 

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