[06/06/2012] News

-9 a Rio+20, ma i media italiani non se ne sono accorti. L’8 giugno flash mob sotto la Rai

«Mancano 9 giorni all'iniziodel vertice mondiale sulla sostenibilità di Rio+20 e il silenzio dei media main stream sull'argomento diventa via via più assordante». La Rete italiana per la giustizia ambientale e sociale (Rigas), per questo, insieme alla Cgil e con l'appoggio della Federazione nazionale della stampa italiana, ha promosso un'azione di pressione sul servizio pubblico «Per ottenere garanzia di una adeguata informazione circa i temi in discussione a Rio de Janeiro. Azione rimasta inascoltata, rivelando una volta di più la scarsissima attenzione dedicata alle questioni davvero importanti per il nostro futuro, in violazione peraltro dell'art. 21 della costituzione che ricomprende tanto il diritto di informare quanto il diritto ad essere correttamente informati. Ribadendo la centralità di una corretta informazione nella costruzione di una opinione pubblica consapevole e di un sano esercizio democratico convochiamo pertanto per  venerdi 8 giugno / h. 11.30, appuntamento Via Mazzini 14, muniti di bavaglio, flash mob di denuncia contro la censura delle reti Rai e dei media in generale».

A Rio+20 sarà presente una delegazione di Rigas, una rete sociale - cui aderiscono oltre 70 realtà italiane tra sindacati, comitati, organizzazioni sociali, associazioni e centri studi - che lavora a livello locale, nazionale ed internazionale su tematiche connesse alla giustizia sociale ed ambientale. Per Rigas, «A Rio in gioco c'è il futuro del pianeta, il futuro delle generazioni che verranno. Con alle spalle 20 anni di fallimento della governance, c'è più che mai bisogno di creare una diffusa coscienza sull'urgenza e la non rimandabilità di certi temi. Le reti sociali che da anni lavorano sulla giustizia ambientale e sociale lo sanno, e lavorano da tempo all'organizzazione di un vertice sociale, che si terrà a Rio parallelamente al vertice Onu, nel quale presenteranno le loro proposte. Riconversione ecologica del tessuto produttivo, passaggio a un modello energetico distribuito e da fonti rinnovabili e pulite, conversione del modello alimentare dall'agroindustria all'agroecologia, cambiamento degli stili di vita, difesa dell'acqua e dei beni comuni dalle leggi del mercato, etc. In breve: costruzione di una transizione reale verso un modello di sviluppo basato sulla giustizia e in armonia con i limiti fisici del pianeta.

Riteniamo che l'informazione abbia il dovere di occuparsi adeguatamente e in maniera corretta delle importanti questioni inerenti la crisi ambientale, portando a conoscenza della cittadinanza la gravità della situazione attuale, il dibattito in corso nel mondo, gli appuntamenti e le proposte avanzate tanto dai governi quanto dalle organizzazioni sociali e contribuendo in tal modo a stimolare processi di consapevolezza e di cittadinanza attiva». 

In Italia Rigas ha elaborato una piattaforma politica in cui sono contenuti «Tanto l'analisi della situazione attuale, quanto l'articolazione di proposte tematiche per far fronte all'emergenza rispondendo al contempo alla richiesta di maggior partecipazione e di conversione del modello economico. La rete di associazioni ha anche lanciato la campagna di informazione e mobilitazione "pRIOrità futuro", uno strumento «Per informare e mobilitare la società civile e spronare le forze politiche, le amministrazioni locali e i media affinché assumano l'importanza e l'urgenza del dibattito e dell'azione su questi temi».

Info e contatti:

www.prioritafuturo.org - www.reteambientalesociale.org

maricadipierri@asud.net +39.348.6861204

 

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