[04/06/2012] News toscana

Verso una “Nuova era solare”. Gli scienziati del PNRA sui cambiamenti climatici in atto

Secondo i dati dell'Agenzia europea dell'ambiente, tra il 2021 e il 2050 l'Europa sarà in media più calda di 1,5 gradi centigradi, rispetto al periodo 1960-1990, con punte nel Mediterraneo di 2,5 gradi. Le precipitazioni annuali nel Sud Europa diminuiranno del 15%, contro un aumento del 15% al Nord. A crescere saranno soprattutto le precipitazioni invernali, mentre diminuiranno quelle estive.

Senza scivolare in facili semplificazioni, pare ormai acclarato che le attività antropiche abbiano avuto un ruolo rispetto ai cambiamenti del clima, e soprattutto sull'accelerazione che è stata impressa al fenomeno negli ultimi decenni. L'eccessiva immissione di sostanze inquinanti e climalteranti nell'atmosfera ha modificato le condizioni climatiche, sia a scala globale che locale, con una conseguente alterazione degli equilibri che caratterizzavano il sistema terrestre, come il riscaldamento e la variazione dei regimi pluviometrici.

Il tema dei cambiamenti climatici, e quelli collegati delle interazioni tra processi atmosferici e gli organismi viventi, delle strategie di adattamento e di prevenzione alle patologie legate alle condizioni climatiche, saranno affrontati in occasione del convegno "Programma Nazionale di Ricerca in Antartide e Cambiamenti climatici. Economia e società nella Nuova Era Solare", in programma a Firenze martedì 5 giugno (ore 9-13), a Palazzo Medici Riccardi (via Cavour 1, Sala Pistelli). L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto rivolto agli studenti delle Scuole Medie Superiori della provincia di Firenze "La scuola verso una Nuova Era Solare" e avrà come relatori ingegneri e ricercatori attivi nel Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA) che porteranno a Firenze la loro esperienza effettuata al Polo Sud. Interverranno Roberto Udisti,  Referente di zona del PNRA, Marina Baldi, Responsabile dell'UOS Ibimet - CNR  Roma, Martina Petralli, del Centro Interdipartimentale di Bioclimatologia - Unifi, coordinati da Ugo Bardi, già presidente di Aspo Italia ed esperto di energia e sostenibilità.

Tra le riflessioni che saranno sviluppate dai relatori ci saranno anche: lo sfruttamento ed ottimizzazione delle risorse climatiche per la gestione razionale degli allevamenti; la valutazione delle relazioni fra clima e specie animali presenti negli ecosistemi naturali. Rispetto ai vegetali: la gestione delle risorse e degli ambienti naturali, la conservazione della biodiversità ed in particolare l'ottimizzazione dei processi produttivi in relazione ai rapporti coltura-atmosfera.

Altro aspetto che verrà evidenziato è quello delle relazioni fra i fattori climatici ed ambientali e l'uomo, che possono essere utilizzate per migliorare la qualità di vita e la salute: evitare l'esposizione a fattori climatici ed ambientali ad azione negativa, prevenire patologie respiratorie o cardiovascolari (a causa del repentino aumento di temperatura dell'aria), epidemie virali (per condizioni di elevata umidità atmosferica) e crisi ipertensive (a causa di episodi critici di freddo e vento). Il tutto al fine di individuare e mettere in atto interventi di prevenzione, mitigazione, controllo e adattamento volti alla salvaguardia della salute umana. Per questo è indispensabile un approccio interdisciplinare, integrando le competenze di climatologi, agrometeorologi, medici, biologi e fisici.

Saranno presenti ai lavori anche il presidente della provincia di Firenze, Andrea Barducci, il presidente della Terza Commissione Consiliare provinciale, Remo Bombardieri, l'assessore alla Pubblica Istruzione della provincia di Firenze, Giovanni Di Fede, il presidente della Fondazione Osservatorio Ximeniano di Firenze, Renzo Macii, il dirigente dell'Ufficio Energie Alternative della provincia di Firenze, Luigi Tacconi.

 

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