[29/05/2012] News

Terremoto in centro Italia, crolli e morti. L'esperto: «Intensità anomala»

Scossa avvertita anche in Toscana. Disposta la chiusura immediata del Palazzo della Sapienza di Pisa

Nuova  forte scossa di terremoto in tutto il Nord Italia di magnitudo 5.8. L'epicentro è sempre in Emilia, in provincia di Modena e si registrano crolli ancora di capannoni industriali ed edifici e purtroppo anche diciassette morti. Avvertita anche in Toscana, a Livorno evacuate due scuole (le elementari Carducci e Bartolena), stessa cosa a Firenze. Gente in strada a Firenze e Viareggio. Così spiega l'evento sismico a greenreport Andrea Fiaschi, responsabile rete sismometrica locale del Mugello (Igt): «Il legame della scossa avvenuta stamani intorno alle 9 a quella degli scorsi giorni in Emilia è evidente, l'area è la medesima e quando una scossa sismica di quella magnitudo destabilizza un'area precedentemente in quiete,  poi le tensioni si propagano ad altre zone in disquilibrio». «Va detto subito - aggiunge - Che non è una scossa cosiddetta di assestamento, come dimostra l'intensità di 5.8, quando l'altra era stata di 6. E' una scossa importante. Sulle cause in questo momento non si può dire molto, masse crostali si stanno ridisponendo in un punto di equilibrio che comporterà una seria di altri eventi. Lo sciame sismico, quindi, ci sarà ancora. Sono stati predisposti strumenti sismici e sapremo meglio nei prossimi giorni che cosa è successo».

«Farsi un'idea sulle cause più dirette non è facile - prosegue - La zona è conosciuta da un punto di vista sismico, ma magnitudo 6 è fuori range, prima al massimo 5.2. Ma le nostre conoscenze sono relative dal punto di vista geologico a soli 1000 anni, un periodo quindi irrisorio. Quanto dureranno? In precedenza ci sono state sequenze anche di qualche anno».

«Storicamente - spiega sempre Fiaschi - nel forlivese, che è una zona simile per caratteristiche geodinamiche e quindi è comparabile, lo sciame è durato anche un anno. Potrebbero seguire scosse di magnitudo 4 e quindi di una cera rilevanza. Eventi sismici oltre magnitudo 3 da stamani ne abbiamo già registrati 11i. Questo rientra nella normalità, mentre una scossa così forte come quella di stamani dopo una altrettanto forte come quella dei giorni scorsi è un fatto anomalo. Tuttavia negli ultimi anni gli eventi in zona appenninica hanno avuto questo tipo di comportamento e quindi i nostri studi dovranno necessariamente essere affinati. Di più al momento non si può dire».

La regione Toscana fa sapere che: il traffico ferroviario è regolare su tutte le linee regionali ad eccezione della tratta Firenze-Bologna, dove il traffico è rallentato. La scossa sismica di questa mattina non ha, dunque, compromesso i collegamenti ferroviari nella regione. Critica, invece, la situazione del traffico ferroviario nelle regioni del nord Italia. Ritardi anche nei treni di lunga percorrenza diretti a Roma.

Disposta la chiusura immediata del Palazzo della Sapienza di Pisa. Lo ha comunicato il rettore dell'Università, che ha sede proprio nello storico palazzo, Massimo Augello con una lettera inviata al personale e agli studenti: «questa mattina è stata recapitata in Rettorato l'Ordinanza del sindaco di Pisa relativa al Palazzo della Sapienza, con la quale si notifica "di procedere immediatamente a mantenere inutilizzato per le attuali destinazioni l'intero edificio". A seguito di tale Ordinanza abbiamo disposto la cessazione immediata di tutte le attività all'interno del Palazzo e la sua chiusura al pubblico, iniziando a programmare un piano per lo sgombero dell'intero edificio in tempi rapidi. L'Ordinanza del sindaco giunge al termine dell'iter di verifica della vulnerabilità sismica del Palazzo, richiesta dall'Università, dopo le scosse di terremoto di questi giorni. A seguito dello sciame sismico che sta interessando il centro-nord dell'Italia, provocando un aggravamento dei problemi esistenti sulla struttura della Sapienza, l'Ateneo ha infatti richiesto una verifica sulla sicurezza dell'edificio da parte dei Vigili del Fuoco del Comando di Pisa. Dagli accertamenti effettuati sono emerse diverse e gravi criticità, legate soprattutto all'eccessivo carico costituito dai libri della Biblioteca Universitaria ospitati ai piani superiori, che nel tempo o in caso di sisma potrebbero compromettere la stabilità dell'intera struttura, oltre a mettere a rischio l'incolumità delle tante persone che la frequentano. Di qui il provvedimento adottato questa mattina dal sindaco».

A Livorno il Comune fa sapere che «nessun problema» è stato riscontrato «nella nostra città e nessun danno registrato. Molte scuole hanno seguito correttamente i singoli piani di sicurezza di cui sono responsabili i dirigenti scolastici; tante scuole sono state dunque evacuate ma successivamente gli studenti  sono rientrati in aula (solo i genitori delle scuole Modigliani hanno preferito che i bambini tornassero a casa). Regolare il servizio mensa che ha fornito pasti in tutte le scuole. Tantissime le segnalazioni e numerosi i sopralluoghi da parte dei Vigili del Fuoco tesi a garantire la massima sicurezza. Controllati gli edifici scolastici, specie quelli del centro città».

Anche dalla Provincia di Firenze fanno sapere che, dopo la prima scossa delle ore 9, non c'è stato alcun ordine di evacuazione negli istituti superiori del territorio fiorentino, ma solo l'allontanamento momentaneo dalle strutture. Stessa procedura anche per la seconda serie di scosse avvertita indistintamente intorno alle ore 13, anche nel territorio provinciale. «Questa mattina - ha specificato l'Assessore provinciale all'Istruzione, Giovanni Di Fede - ci sono stati allontanamenti temporanei degli studenti dagli istituti, ma non è stato dato nessun ordine di evacuazione. Stiamo ora monitorando la situazione dopo il secondo sciame sismico avvertito intorno alle 13, con i tecnici della Provincia di Firenze in costante contatto con tutte le scuole del territorio provinciale. Al momento non è stato rilevato alcun danno alle strutture».

Ed arrivano le testimonianze. Vincenzo Donvito, presidente Aduc, scrive che : «Alle 9,03 la sede dell'Aduc, al piano terra di un palazzo di tre piani nella centrale via Cavour ha ballato, coi lampadari che ondulavano e il moto sussultorio del ballatoio che divide la grande e alta stanza centrale. Il primo pensiero è stato quello verso mia figlia a scuola, ma ho cercato di non crearmi inutili agitazioni. I moti sussultori sono durati poco ed ho subito cominciato a leggere i primi lanci di agenzia che arrivavano sul computer, individuando l'epicentro nella provincia di Modena.
Ma dopo un mezzoretta, con le notizie che arrivavano da tutte le città del nord Italia, ne ho letto una che informava sull'evacuazione di alcune scuole fiorentine. Inutile telefonare. Ho inforcato di corsa la bicicletta e sono andato alla scuola elementare di mia figlia, la Battisti, vicino a piazza della Vittoria. Qualche genitore impaurito era già la fuori e le brave bidelle ci hanno raccontato che tutti i bambini sono stati fatti scendere i cortile (la classe di mia figlia e' al terzo piano), tutti bravi che rispettavano le direttive di maestri e bidelli. Dopo un po' i bimbi sono stati riportati nelle loro classi perché i moti sussultori erano ormai lontani. "Abbiamo controllato e tutto e' a posto" hanno detto le solerte bidelle, "i bambini lo hanno anche preso come un gioco".
Certamente non sono le bidelle che devono verificare la situazione strutturale degli edifici, per cui, nonostante la loro buona volontà, facciamo appello pressante alle autorità (Comune e vigili del fuoco nella fattispecie), perché in tutte le scuole in cui i bimbi sono stati evacuati, siano fatti controlli minuziosi.
Non credo di essere il solo a pensare una cosa del genere e spero proprio che tutto il fattibile sia fatto».

«Di fronte alla nuova terribile prova a cui gli abitanti delle zone sconvolte dal terremoto di dieci giorni fa sono stati sottoposti dalle scosse telluriche di oggi l'unica reazione possibile, oltre al più profondo cordoglio per le vittime, deve essere una risposta concreta e solidale. Confagricoltura, di cui molti associati sono stati pesantemente danneggiati  dal sisma, sta attivando le sue strutture centrali e territoriali per sopperire alle necessità della popolazione colpita e sostenere le misure di emergenza che il governo metterà in atto». Così il presidente di Confagricoltura Mario Guidi.

Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, cofirma una lettera destinata al Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso e ai Commisari Ue Johannes Hann (Politica regionale), Antonio Tajani (Industria) e il Dacian Ciolos (Agricoltura) affinché considerino «prontamente le opportunità per intervenire a sostegno delle zone italiane colpite dal terremoto». «Alcune regioni italiane, in particolare l'Emilia Romagna, stanno vivendo momenti terribili di paura, con centinaia di sfollati e purtroppo anche delle vittime - commenta Zanoni - E' in momenti come questi che l'Unione europea deve dimostrare solidarietà ed integrazione».

Il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, chiede al governo che i «15 miliardi di euro stanziati per l'acquisto dei 90 caccia F-35 siano utilizzati per un grande piano per la messa in sicurezza dell'Italia dal rischio sismico, a cominciare dagli edifici pubblici come scuole ed ospedali. Quei miliardi di euro servono all'Italia che è a pezzi, che crolla sotto i colpi del terremoto e che deve ricostruire in Emilia Romagna. Negli ultimi 40 anni l'Italia ha subito 4600 morti e 500 mila sfollati a causa dei terremoti mentre i fondi stanziati per le ricostruzioni ammontano a circa 150 miliardi di euro. Cosa deve ancora succedere prima che il governo e le istituzioni comprendano che la vera grande opera di cui il Paese ha bisogno è la messa in sicurezza dal rischio sismico?». Bonelli conclude dicendosi favorevole all'annullamento della parata del 2 giugno in favore e a devolvere quei fondi in favore delle popolazioni colpite dal sisma.

Coldiretti Toscana fa sapere che sono arrivate all'associazione centinaia tra mail, messaggi sui social network e telefonate per acquistare il parmigiano reggiano terremotato. Per far fronte alle numerose richieste di chi vuole esprimere solidarietà acquistando Parmigiano Reggiano "terremotato" e gli altri prodotti agroalimentari tipici dei territori colpiti dal sisma, Coldiretti (info su www.toscana.coldiretti.it), ha attivato l'e-mail terremoto@coldiretti.it a cui ci si può rivolgere specificando nome, indirizzo, telefono, prodotto e quantitativo cui si è interessati. «La Toscana risponde all'appello della solidarietà - commenta Tulio Marcelli, Presidente Coldiretti Toscana - da ogni angolo della Toscana sono arrivare richieste ai nostri uffici, attraverso i più diversi strumenti di comunicazione, per acquistare parmigiano reggiano terremotato e contribuire così ad aiutare i produttori in questo tragico frangente»

Torna all'archivio