[22/05/2012] News

Rifiuti, se per il neosindaco di Parma l'esempio virtuoso è Pioppogatto...

Ma per il grillino è già stato riconvertito a trattamento meccanico biologico

Si è molto scritto e detto e molto altro si scriverà e si dirà sulla vittoria del grillino Federico Pizzarotti (Nella foto) alle elezioni amministrative di Parma. Più dell'analisi del voto, comunque importante, a greenreport.it interessa anche capire cosa e se cambia qualcosa e possibilmente in meglio dal punto di vista dell'economia ecologica e le topiche insieme ad alcune affermazioni riscontrare nel programma del neosindaco di cui diamo conto si commentano da sole. Parliamo di rifiuti e che a partire da Beppe Grillo, fino a tutti i rivoli del Movimento 5 Stelle, gli inceneritori siano visti come il male assoluto è aspetto arcinoto. Tuttavia leggere che tra le alternative - pagina 11 del programma del sindaco vedi link - ci sia il «Trattamento meccanico biologico che consente il recupero quasi totale come previsto per l'impianto di Pioppogatto in provincia di Lucca dove il 60% dei rifiuti residui vengono ulteriormente recuperati e riciclati» lascia senza fiato. Come dovrebbe essere risaputo l'impianto di Pioppiogatto è al momento chiuso e al centro di una querelle tra il gestore Veolia e i Comuni della Versilia. Si dà quindi per fatto un impianto che invece al momento è solo un'ipotesi di riconversione, visto che finora pioppogatto "è un selettore dei rifiuti urbani indifferenziati con produzione di CDR dalla frazione secca e di compostaggio a F.O.S. (che dunque torna in discarica) della frazione organica." Mentre invece si sostiene che qui già si recupera il 60% dei rifiuti residui...

Se questo non bastasse, sempre Pizzarotti in un post da lui firmato afferma: «Il Parlamento europeo ha approvato la relazione per la revisione del programma d'azione in materia di ambiente. In materia di rifiuti, gli eurodeputati propongono alla Commissione l'introduzione del divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati. Noi vogliamo rispettare questo veto perché l'alternativa all'inceneritore esiste, se Bernazzoli vuole pagare le penali in caso di condanna UE si accomodi sarà tra le persone che citeremo per danni e sulle quali chiederemo rivalsa».

Ora, ribadito che è legittimo avere avversione per gli inceneritori, qui una proposta diventa legge e per di più già si prevede una penale. Penale che certamente, invece, si rischia di pagare perché la direttiva europea e le leggi nazionali (salvo le infinite proroghe italiane, l'ultima ci da tempo fino al 312.12.2012) impongono di non mandare in discarica i rifiuti superiori ad un potere calorifico di 13.000 Kj, mentre noi continuiamo a farlo.

Inoltre, chi (e dove?) sostiene di voler bruciare o termo valorizzare che dir si voglia i rifiuti che possono essere riciclati o compostati? Semmai nel programma avrebbero potuto dire dove costruire un impianto di compostaggio senza però magari ricorrere nell'errore di citare esempi di realtà senza gara nella bravura della raccolta differenziata, ma non altrettanto all'altezza nel decidere dove costruire un impianto appunto di compostaggio, senza il quale (e la cosa andrebbe allargata a tutte le frazioni raccolte e quindi a tutti gli impianti dedicati) la raccolta di per sé anche se eccezionalmente fatta, non serve a nulla. Poi magari bisognerebbe anche spiegare che dal riciclo (come da qualsiasi altro processo industriale, compresi quelli che trasformano materie prime), che non è la raccolta differenziata, si producono rifiuti che l'Ue citata impone di recuperarne almeno l'energia in questi contenuta. Ma questa è un'altra storia, almeno per chi è convinto che basti pronunciare la frase "rifiuti zero" e i rifiuti di colpo spariscono.

Complimenti dunque a Pizzarotti per l'elezione, ma purtroppo quando si parla di ecologia le semplificazioni anche nel Movimento 5 Stelle sono all'ordine del giorno e in questo caso non c'è molta discontinuità con chi li ha preceduti.

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