[21/05/2012] News

Apple: «I nostri principali data center saranno “coal-free”»

Il gigante tecnologico Apple ha ottenuto la licenza per poter realizzare due impianti a energia solare nel suo principale data center nel North Carolina, questo permetterà alla multinazionale di far funzionare, entro il 2013, il suo centro interamente ad energia rinnovabile. I due impianti solari copriranno 250 ettari vicino al "core data center" della Apple di Maiden e utilizzerà celle solari ad alta efficienza e il  "solar-tracking",  un avanzato sistema di inseguimento solare della SunPower e della startup  Bloom Energy. Inoltre tutti i tetti del colossale insieme di edifici che ospitano il data center saranno dipinti di bianco. Dopo l'annuncio della Apple le azioni della SunPower sono salite del 9%.

I pannelli solari produrranno 84 milioni di kWh di elettricità all'anno. La società sta inoltre sviluppando celle a combustibile da 5 megawatt nel  sito di Maiden. Entro il 2012  Apple intende anche costruire un terzo e più piccolo "bio-gas fuel-cell plant" e assicura che «L'impianto di Maiden sarà coal-free entro la fine del 2012» e che alla fine tutti e tre i suoi principali data center saranno "coal-free".

L'amministratore delegato della multinazionale, Peter Oppenheimer, ha detto alla Reuters: «Non sono a conoscenza di una qualsiasi altra società con una produzione in loco di energia a questo livello. Il piano che stiamo  avviando comprende due parchi solari e, nell'insieme, sarà due volte più grande di quel che avevamo già annunciato, grazie all'acquisto di alcuni terreni nelle immediate vicinanze del data center di Maiden, il che ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo. Il nostro prossimo impianto sarà a Prineville, Oregon. Questo è ancora in fase di progettazione e abbiamo già individuato molte  fonti rinnovabili nelle vicinanze. Non abbiamo completato i nostri piani per la produzione on-site, ma non avremo bisogno di alcun altra energia ottenuta dalla rete di distribuzione per far funzionare il nostro centro di Prineville, sarà al 100% da fonti rinnovabili prodotte localmente».

Il gigante dell'elettronica di consumo risponde così indirettamente ad un rapporto di Greenpeace che rivelava che i data center della Apple richiedono una quantità sempre maggiore di energia, accusandola di essere in  ritardo nell'utilizzo delle fonti di energia pulita. Greenpeace e altre associazioni ambientaliste sono sempre più preoccupate per il crescente consumo di energia dei centri di elaborazione dati delle multinazionali dell'Ict che, per far fronte ad un'esplosione del traffico Internet, costruiscono enormi edifici per ospitare i loro server , multimedia use,  enterprise services hosting e cloud computing.

I nuovi impianti solari di Maiden forniranno oltre il 60% dell'energia di cui ha bisogno il data center della Apple, un impianto che Apple definisce «Il più grande "solar arrays" e la più grande "non-utility fuel cell fuel cell installation" che operano in tutto il paese», mentre «La produzione di energia on-site minimizza la  nostra dipendenza dalla rete elettrica e riduce il nostro impatto ambientale. E quando i nostri pannelli solari e celle a combustibile saranno in funzione, il data center Apple di Maiden sarà il  sound data center più rispettoso  dell'ambiente mai costruito». Apple sottolinea che il 40% dell'energia "mancante" per il funzionamento dei sui data center proverrà dall'acquisto di energia pulita locale che «Ci aiuta a garantire che le nostre fonti sono affidabili e responsabili e incoraggia gli investimenti locali in progetti rinnovabili come l'energia eolica, il solare e il bio-gas».  

Rispondendo alle accuse di scarsa responsabilità e trasparenza il gigante dell'elettronica di consumo ribatte: «Vogliamo assicurarci che i nostri sforzi per utilizzare energie rinnovabili siano trasparenti e che tutti possono seguire il nostro progresso. Ecco perché Apple registra l'energia rinnovabile generata dai nostri pannelli solari e dagli impianti a celle a combustibile con il North Carolina Renewable energy tracking system (Nc-Ret) istituito dalla North Carolina utilities commission»

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