[17/05/2012] News

Un nuovo vetro di sicurezza trasmette la luce Uv negli spazi chiusi che ospitano fauna e flora

La DuPont Glass Laminating Solutions ha annunciato ieri il lancio commerciale dell'interstrato ionoplastico DuPontTM SentryGlas® N-UV. La multinazionale tedesca spiega che «Si tratta di una nuova tecnologia di interstrato per vetri di sicurezza architettonico durevole con una trasmissione senza pari della luce naturale UV all'interno di spazi che ospitano flora e fauna con particolari requisiti di illuminazione».

La luce Uv è invisibile per gli esseri umani, ma è assolutamente necessaria per molte specie terrestri ed acquatiche per procurarsi il cibo, per l'accoppiamento, quindi permettere che penetri all'interno di ambienti artificiali che ospitano specie animali e vegetali consente loro di crescere e vivere in un ambiente il più vicino possibile al loro habitat naturale.

Presentando questo nuovo prodotto, Ron Hull, direttore advanced Interlayer business della DuPont, ha sottolineato che «La fornitura di un'illuminazione ad ampio spettro attraverso il vetro stratificato risulta particolarmente attraente per botanici e altri professionisti del mondo scientifico. La nostra decisione di commercializzare e promuovere l'interstrato ionoplastico SentryGlas® N-UV per questo mercato fa seguito alla crescente domanda di questo prodotto unico in tutto il mondo».

Il nuovo interstrato di DuPont ad alta trasmissione UV è già stato installato al National ecological institute (Nei ) della Corea del sud, nell' Ecorium, un centro studi di 33.090 m2, progettato secondo criteri sostenibili, ed ancora in costruzione a Seocheon-gun, formato da diversi edifici e che ospita ambienti "naturali" con diverse aree climatiche. Precedenti progetti sperimentali riguardano una pionieristica mostra sulla foresta pluviale amazzonica realizzata al museo della scienza CosmoCaixa a Barcellona; il o giardino botanico "Tropenhaus" di Berlino che ospita specie rare; e un centro per tursiopi ad Atlanta, negli Usa.

La DuPont sottolinea che per ciascun progetto ha realizzato appositamente il suo interstrato ionoplastico ad alta resistenza «Senza usare bloccanti UV, consentendo la costruzione di pannelli di vetro stratificato con una migliorata trasmissione di luce ultravioletta delle bande UV-A e UV-B dalla lunghezza d'onda più corta. La maggior parte dei vetri stratificati architettonici include filtri UV per proteggere tessuti interni e arredi dallo scolorimento e per evitare una prolungata esposizione della pelle umana ai raggi UV. In confronto ad altri interstrati disponibili nell'industria del vetro stratificato, DuPontTM SentryGlas® NUV non è reticolato o trattato, facendo affidamento piuttosto sulla stabilità intrinseca dello ionoplasto per resistere alla degradazione o alla perdita di trasparenza provocate da una prolungata esposizione alla luce solare».

Inoltre la nuova lastra ionoplastica è fino a 100 volte più rigida e 5 volte più resistente dei tradizionali interstrati per vetri di sicurezza, permettendo così la realizzazione di vetrate più grandi e, se usata in combinazione con vetro ad elevata trasmissione, può migliorare ulteriormente la trasmissione della luce naturale. I vantaggi strutturali dell'interstrato SentryGlas® consentono di realizzare vetri più sottili e vetrate con supporti minimi. Il materiale è anche resistente all'ingresso dell'umidità ed agli agenti chimici attacco chimico, il che lo rende ideale per progetti dai bordi aperti, anche in ambienti caldi e umidi.

Per aiutare gli scienziati e altri a esplorare idee progettuali per applicazioni del prodotto, DuPont mette a disposizione dei campioni di lastre di interstrato pronti per la stratificazione e per il test con il vetro più adatto per i progetti che si vogliono realizzare.
La DuPont è da sempre impegnata in campo scientifico e la società ritiene che «La collaborazione con clienti, governi, Ong e leader innovativi, possa contribuire a trovare una soluzione alle sfide globali più pressanti: garanzia di cibo sano e sufficiente ad ogni essere umano, riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e protezione dell'ambiente».

Torna all'archivio