[15/05/2012] News toscana

Sentiero 45: i proprietari della villa della "Guardiola" contrari alla chiusura

Dopo la denuncia della nuova chiusura del sentiero costiero numero 45 a Procchio, uno dei proprietari, l'ingegner Giuseppe Camerini, la cui famiglia abita da molti anni nella grande villa della "Guardiola" che dà il nome al promontorio ed all'intera area, ha contattato Legambiente Arcipelago Toscano per assicurare di essere estraneo all'intera vicenda e di essere completamente favorevole non solo alla riapertrura del sentiero ma anche felice che sia sempre più utilizzato dagli escursionisti.

Infatti, come ha confermato oggi a Controradio il sindaco di Marciana Anna Bulgaresi durante uno speciale sulla sentieristica elbana, al quale hanno partecipato anche Umberto Mazzantini per Legambiente e Francesco Mezzatesta per Biowatching Arcipelago Toscano, la chiusura del cancello dipende da una lite giudiziaria tra altri proprietari infastiditi per il continuo andirivieni di un "quod".

Il sindaco, dopo essersi dichiarata d'accordo con Mazzantini, il cui interventi hanno introdotto e concluso la discussione a Controradio, e le richieste di Legambiente e Biowatching ha ammesso i ritardi delle amministrazioni comunali nella classificazione dei sentieri, ha anche detto che sta cercando una soluzione per l'accesso della "Guardiola", magari deliberando un divieto di percorrenza ai mezzi motorizzati. Mazzantini ha suggerito, nel caso che la mediazione non vada celermente a buon fine, di trovare un accesso alternativo (che esisterebbe) e di procedere alla sua realizzazione attraverso un esproprio.

«La dichiarazione dell'Ingegner Camerini è molto importante perché dimostra quel che già sapevamo: non ci sono solo proprietari prepotenti, ma anche persone che amano l'isola e che si adoperano perché sia più vivibile da tutti - dice Umberto Mazzantini - I signori Camerini hanno sempre mantenuto in perfette condizioni la parte del sentiero 45 che passa all'interno della loro proprietà, favorendo il passaggio degli escursionisti e non avevamo dubbi che non fossero coinvolti nella chiusura del sentiero».

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