[15/05/2012] News

Fotovoltaico: la scalata del Bel Paese al vertice mondiale

L'Italia si colloca ai vertici mondiali almeno per una delle fonti rinnovabili: il fotovoltaico. Al secondo posto dietro la Germania per capacità fotovoltaica totale in esercizio e al primo posto, davanti alla stessa Germania, per nuova capacità produttiva entrata in esercizio nell'anno 2011. Le specifiche sui dati sono state fornite dal Gestore dei servizi energetici (Gse), che ha pubblicato il Rapporto statistico sul solare fotovoltaico del 2011.

In Italia sono in esercizio circa 330.200 impianti per 12.780 MW installati ed 11 TWh prodotti. Durante l'anno passato sono state installate 174.220 nuove unità per una potenza aggiuntiva di  9.300 MW, quasi tre volte la potenza esistente al 31 dicembre 2010. Ciò significa che nel 95% dei comuni italiani è presente un impianto fotovoltaico. La capacità installata si concentra per il 43% al Nord, il 38% al Sud e il 19% al Centro. La Puglia, con il 17,1%, presenta il contributo maggiore, seguita dalla Lombardia con il 10,3%. Alla radice di questa crescita il meccanismo di incentivazione del Conto energia, erogato dal Gse: alla fine del 2011, gli impianti che hanno aderito all'incentivazione hanno raggiunto una potenza complessiva pari a 11.500 MW e contribuito al 91% della produzione del 2011, ricevendo circa 4 miliardi di euro. Altro dato interessante contenuto nel rapporto riguarda il settore di utilizzo di questa fonte energetica rinnovabile. A livello nazionale il 65% della potenza fotovoltaica è installata nell'industria, il 13% nell'agricoltura, la stessa percentuale è installata nel terziario, infine il 9% nel domestico. Per quanto attiene invece il sito di ubicazione, il 49% della potenza è installata a terra, il 41% è collocata su edifici, il 6% su serre e pensiline ed il restante 4% ha diverse ubicazioni (ad esempio è utilizzato per le barriere acustiche autostradali). Infine, per quanto riguarda la potenza installata per tipologia di pannelli, quelli a silicio policristallino prevalgono in ogni regione (70%) seguiti dai pannelli monocristallini (23%), mentre il film sottile è utilizzato in quantità modesta (7%).

A proposito poi di pannelli fotovoltaici e possibilità di riciclo, dalla collaborazione italo-svedese nasce il modulo fotovoltaico riciclabile senza l'impiego di silicio né eva (etil vinil acetato). L'azienda italiana P.Energy, insieme alla svedese Midsummer AB, ha messo a punto un processo innovativo per l'assemblaggio e studiato il "fine vita" del modulo. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, le celle in Cigs (Copper indium gallium selenide) sono incapsulate in un film termoplastico che garantisce l'adesione al vetro e l'isolamento dagli agenti atmosferici per 30 anni. Questo materiale privo di acidi acetici permette la reversibilità del processo ad alte temperature. Questo significa che, a fine vita del pannello, è possibile ri-aprirlo e riutilizzare tutti i materiali (vetro, alluminio, metalli, celle etc.).

 

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