[11/05/2012] News

Il partenariato europeo per l'innovazione per le risorse idriche

Inondazioni, scarsità d'acqua e siccità incidono negativamente sull'ambiente, sulla società e sull'economia. La scarsa qualità delle acque rappresenta una minaccia per la salute pubblica e la biodiversità e la fornitura di acqua potabile e servizi igienici continuano a rappresentare un problema, sia in Europa che altrove. Per gestire in modo sostenibile la pressione crescente sulle risorse idriche, l'Ue propone approcci nuovi e innovativi come il partenariato europeo per l'innovazione relativo all'acqua, illustrato dalla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al comitato delle regioni.

In generale, i partenariati europei per l'innovazione (European Innovation Partnerships, EIPs) - presentati dall'iniziativa faro Europa 2020 "L'Unione dell'innovazione" - propongono un approccio strategico e un quadro per affrontare le carenze del sistema europeo di ricerca e innovazione, e costituiscono una modalità di condivisione delle competenze e delle risorse rispetto a priorità politiche cruciali, tramite la mobilitazione e il collegamento di tutte le parti interessate, attraverso i diversi settori, le diverse politiche e al di là dei confini nazionali.

Il 21 giugno 2011 il Consiglio dell'Unione europea ha invitato la Commissione "a studiare un partenariato per l'innovazione in materia di acque in stretta cooperazione con gli Stati membri, al fine di raggiungere un uso sostenibile ed efficiente delle risorse idriche".

Dunque, la Commissione sta elaborando un piano per la salvaguardia delle risorse idriche europee. Un documento che presenterà, entro la fine del 2012, la risposta politica alle sfide rappresentate dai problemi e dalle lacune in materia di attuazione dell'attuale quadro per la gestione delle risorse idriche. Tale progetto e il partenariato per l'innovazione saranno messi a punto in stretto coordinamento, al fine di garantire l'integrazione tra approcci innovativi e provvedimenti sul fronte della domanda, nell'ottica di definire e poi attuare una politica di gestione delle risorse idriche. Inoltre, il partenariato si baserà sul Piano d'azione per l'ecoinnovazione, che a sua volta si concentra sulle innovazioni in grado di ridurre, o che cercano di ridurre, le pressioni sull'ambiente e di colmare il divario tra innovazione e mercato.

Una percentuale importante delle acque dolci europee rischia di non raggiungere gli obiettivi stabiliti nella direttiva quadro europea in materia di acque entro il 2015. Secondo l'analisi preliminare del 2009, il 30% delle acque superficiali e il 38% delle acque sotterranee corrono il rischio di non raggiungere un "buono stato". Ciò ha effetti negativi sulla biodiversità, sulla salute pubblica e ostacola la fornitura dei servizi ecosistemici.

Per quanto riguarda la quantità di acqua, la carenza idrica e la siccità colpiscono già un terzo del territorio dell'Ue, a latitudini diverse. E negli ultimi dieci anni, l'Europa è stata vittima di oltre 175 disastrose inondazioni che hanno provocato morti, evacuazione di persone e importanti perdite economiche.

L'Ue prevede che questo tipo di minacce possa aumentare a causa dei cambiamenti climatici, degli sviluppi socio-economici e della crescente domanda di acqua da parte del settore agricolo per produrre cibo e biomassa. I processi di urbanizzazione e di rapida industrializzazione, così come i cambiamenti in campo demografico, hanno accelerato l'insorgere di problemi connessi all'acqua, evidenziati anche dall'invecchiamento delle infrastrutture di approvvigionamento idrico.

Attraverso soluzioni innovative che rispondono alle sfide connesse alla gestione delle acque, dunque, è possibile sostenere direttamente obiettivi ambientali di più vasta portata, ad esempio la protezione del nostro capitale naturale e degli ecosistemi, nonché della biodiversità dalla quale essi scaturiscono. Inoltre, ogni soluzione innovativa nel settore dell'acqua potabile e del trattamento delle acque reflue andrà a vantaggio della salute pubblica e ciò, a sua volta, sarà in grado di produrre risparmi significativi. Le soluzioni volte a migliorare la protezione nelle e delle zone a rischio di inondazioni potranno anche a migliorare la sicurezza pubblica e a prevenire eventuali perdite economiche.

Liberare il potenziale d'innovazione nel settore della gestione delle risorse idriche, inoltre, può contribuire in modo significativo alla creazione di posti di lavoro, alla crescita economica e alla competitività in Europa. Un aumento dell'1% nel tasso di crescita dell'industria idrica in Europa può rappresentare tra 10.000 e 20.000 nuovi posti di lavoro. 

 

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