[10/05/2012] News

Le “Favole ammazza foreste!” di Rizzoli e Giunti

Greenpeace, Legambiente, Terra! e Wwf al Salone internazionale del libro di Torino

Greenpeace ha colto l'occasione del Salone internazionale del Libro di Torino per presentare la nuova classifica "Salvaforeste" e lanciare  il rapporto "Favole ammazza foreste!", «Frutto di un'indagine che inchioda Giunti Editore e Rizzoli, colpevoli di distruggere le ultime foreste del pianeta per trasformarle in favole per bambini».

L'associazione ambientalista spiega che «Aumenta ogni anno il numero dei libri di editori italiani, specialmente quelli per bambini, stampati in Cina, dove le due grandi multinazionali indonesiane App e April L hanno il loro maggior mercato per la vendita della carta. Il problema è che queste aziende, App in particolare, per produrre la carta distruggono le foreste e condannano all'estinzione le ultime tigri di Sumatra e specie arboree protette dal Cites come il ramino».

Per capire quanto fosse esteso il fenomeno, a marzo Greenpeace ha fatto analizzare dall'Istituto tedesco della scienza e tecnologia della carta 11 libri per bambini di Giunti Editore (Giunti Kids e Dami) e del Gruppo Rcs (Rizzoli e Fabbri), stampati in Cina nel 2011. «Le analisi dimostrano che ben 4 degli 11 libri analizzati contengono fibre di legno duro tropicale (Mth) provenienti dalla distruzione delle ultime foreste indonesiane»,  dice il rapporto che rivela anche i titoli  delle favole "ammazza foreste": «Per Rcs Libri: "Alice nel paese delle meraviglie" e "Le Mamme" (Rizzoli). Per Giunti Editore: "I tre porcellini" e "Le Macchine" (Dami)».

Per Chiara Campione, responsabile campagna Foreste di Greenpeace Italia, «È inaccettabile che due giganti dell'editoria italiana come Rcs Libri e Giunti permettano che i propri libri siano contaminati dalla deforestazione e dall'estinzione di specie protette. I risultati delle nostre analisi parlano chiaro: queste favole sono il frutto di gravissimi crimini forestali. Dal 2010 Greenpeace sollecita Rcs e Giunti affinché adottino delle politiche di acquisto della carta a Deforestazione Zero, come hanno già fatto piccoli e grandi editori. Tra questi Feltrinelli, De Agostini, Mondadori e il Gruppo Gems. Ad ogni edizione della classifica "Salvaforeste" aumenta il numero delle case editrici che raggiungono la fascia verde, passate da 15 a 76 in soli due anni. Rcs e Giunti devono immediatamente garantire ai propri lettori che non saranno coinvolti mai più in questi crimini forestali».

Però il  problema non riguarda solo gli editori ma l'intera filiera della carta. In una conferenza stampa al Salone del Libro di Torino, oggi Wwf, Terra!, Legambiente e Greenpeace hanno lanciato un'iniziativa comune rendendo pubblica una lista di 20 clienti italiani di App, tra stampatori, distributori e tipografi.

Le quattro associazioni sostengono che «Nonostante App continui a distruggere le foreste indonesiane, il numero dei suoi clienti in Italia aumenta. Queste aziende devono sapere che acquistare da App significa rendersi complici della distruzione di preziosi ecosistemi e dell'estinzione di specie già fortemente minacciate come la tigre e l'orango di Sumatra o piante come il ramino, tipiche di quell'angolo del nostro pianeta».

 

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