[10/05/2012] News

Il cambiamento climatico sta mutando gli stock ittici nei mari del nord

La Marine climate change impacts partnership (Mccip) dei governi britannico e scozzese ha incaricato tre team di scienziati di produrre una nuova serie di studi sugli effetti del global warming sugli stock di pesci e di riassumerli in un rapporto sintetico che include una "regional seas climate change impacts map", che dimostra che la maggior parte delle aree marine di tutta la Gran Bretagna e dell'Irlanda hanno alte probabilità di venire colpite dagli effetti del cambiamento climatico. Il Mccip ha presentato il suo "Marine climate change impacts - Fish, Fisheries & Aquaculture" al Congresso mondiale della pesca di Edimburgo e il documento evidenzia «Come il cambiamento climatico stia interessando il pesce e i frutti di mare che troviamo nei nostri mari, fornendo opportunità che minacce e quali sono le conseguenze sociali ed economiche che potrebbero esserci». 

Le temperature più calde dell'oceano Atlantico hanno cambiato la distribuzione di molte importanti specie marine critiche al largo della costa britannica, dove si stanno espandendo le specie di acque più calde, mente  le specie di acqua fredda si spostano più a nord e più in profondità. Specie di acque calde, come il tonno rosso e lo squalo volpe sono avvistate e pescate sempre più frequentemente nelle acque a sud-ovest dell'Inghilterra e i calamari sono diventati sempre più abbondanti nel Mare del Nord. Una specie meridionale, il merluzzetto bruno, negli ultimi due decenni si è spostato a nord di 212 miglia (342 chilometri), mentre le specie più comuni del Mare del Nord come il merluzzo e la sogliola sono scese ogni decennio in medi di  5,5 metri in profondità. Il rapporto avverte che questi cambiamenti rappresentano potenziali minacce sia per le specie autoctone che per l'industria della pesca commerciale: il cambiamento della temperatura dell'acqua potrebbe introdurre specie invasive e nuove malattie.

Il ministro britannico per gli affari rurali e l'ambiente, Richard Lochhead, ha detto: «Il cambiamento climatico colpisce tutti noi e comprenderne l'impatto sull'ambiente marino è estremamente importante. Pesca e acquacoltura sono di vitale importanza per la nostra economia, valgono oltre un miliardo di sterline, ed una scienza chiara è essenziale per garantire il futuro delle nostre industrie alimentari di valore. Per questo motivo accolgo con favore il lavoro collaborativo del Mccip, la report card  fornisce dati scientifici significativi e robusti che contribuiranno a informare le future politiche per affrontare il cambiamento climatico».

Secondo i principali risultati del 2012 Mccip Report Card «Ci sono chiari e profondi cambiamenti, nel comportamento, nella distribuzione, migrazione e deposizione delle uova di pesci, molti dei quali possono essere relativi al riscaldamento delle temperature del mare. Sia i pesci che i frutti di mare allevati sono sensibili al cambiamento climatico, anche se le tecnologie di allevamento del pesce offrono un buon potenziale di adattamento. Zone di pesca controllate o chiuse (un tipo di area protetta), possono essere adattate in risposta ai cambiamenti climatici ed hanno il potenziale per contribuire a proteggere gli stock ittici commerciali vulnerabili. La pesca sportiva in mare è un importante attività socio-economica che potrebbe essere positivamente influenzata dai cambiamenti climatici, a causa della crescente abbondanza delle specie che sono di interesse per i pescatori. Gli spostamenti nelle distribuzioni di pesce hanno portato ad una serie di controversie internazionali e continueranno ad avere implicazioni per la gestione della pesca attraverso i confini internazionali».

Il ministro britannico per l'ambiente marino, Richard Benyon, ha detto al Congresso mondiale della pesca di Edimburgo. «Vorrei ringraziare gli scienziati che hanno contribuito a realizzare questo prezioso rapporto e crediamo di aver percorso una lunga strada in breve tempo nella comprensione degli impatti dei cambiamenti climatici sull'ambiente marino. La verità è che il cambiamento climatico sta avendo un grande impatto sulla distribuzione degli stock ittici e questo sta per presentare alcune importanti sfide ai responsabili politici, alla pesca e alla stessa industria della pesca. Il Governo metterà a punto un National Adaptation Plan in risposta al  Climate Change Risk  Assessment, nel quale saranno affrontate le questioni che interessano l'ambiente marino».

 

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