[08/05/2012] News

Alta tensione tra Cina e Filippine per l'isola contesa per il pesce (e per il gas e il petrolio)

Ieri la vice-ministro cinese degli esteri, Fu Yin, ha convocato l'incaricato d'affari dell'ambasciata delle Filippine a Pechino, Alex Chua, per consegnargli una protesta ufficiale riguardante la situazione dell'isola di Huangyan (nella foto), conosciuta come Scarborough Shoal o Scarborough Reef e che i filippini chiamano Panatag Shoale, che fa parte dell'arcipelago di isole e atolli corallini del Mar Cinese Meridionale contesi da diversi Stati.

L'atollo di Huangyan, 150 km2 di barriere coralline che circondano una laguna di 130km2, è rivendicato anche da Taiwan. Scontri tra pescatori cinesi, accusati di usare anche metodi di pesca illegale, e la marina delle Filippine sono avvenuti anche in passato, ma questa volta la situazione sembra essere più rischiosa, La tensione tra Cina e Filippine sta montando pericolosamente, visto che è la terza protesta ufficiale in meno di un mese che Pechino consegna all'ambasciata filippina.
Fu Ying ha detto che "La Cina non è ottimista quanto allo sviluppo della situazione riguardante l'isola Huangyan. Il Paese è pronto a rispondere ad ogni provocazione da parte delle Filippine miranti ad aggravare la situazione".

Durante i due precedenti incontri con Chua la viceministro Fu aveva chiesto allle Filippine di mantenere la calma e di astenersi da altre azioni eclatanti come lo sbarco di parlamentari di Manila nelle isole rivendicate dalla Filippine de che i cinesi considerano parte integrante del loro (lontano) territorio.

"Però è evidente che la filippina non ancora realizzato che sta commettendo degli errori gravi - ha ammonito la Fu - e si appresta al contrario ad aggravare maggiormente le tensioni".

Le Filippine continuano a sfidare le rivendicazioni cinesi su quest'isole ricche di pesce, ma che soprattutto nascondono nei loro fondali gas e petrolio, continuando ad inviare navi della marina militare nella laguna di di Huangyan/Panatag Shoale e ad alimentare un nazionalismo anticinese rivendicando la sovranità su questa ed altre isole. Secondo la viceministro cinese questo "Ha indotto in errore l'opinione pubblica filippina e la comunità internazionale, nuocendo così seriamente alle relazioni bilaterali. Conseguentemente, è difficile per noi essere ottimisti quanto allo sviluppo della situazione".

Anche i cinesi a nazionalismo non scherzano e in un comunicato durissimo sottolineano "L'appartenenza dell'isola Huangyan alla Cina" e la Fu aggiunge: "Speriamo che la parte filippina non peggiori la situazione e non aggravi le tensioni senza tener conto delle conseguenze delle sue azioni".

Intanto, per far capire di cosa si stia parlando, "A causa delle provocazioni continue delle Filippine, le navi della marina cinese continueranno a restare in stato di allerta nella zona marittima dell'isola di Huangyan, Al fine di offrire un ambiente sicuro per i pescatori cinesi per le loro operazioni nella loro zona tradizionale di pesca, anche le navi dell'amministrazione della pesca della Cina offriranno ai pescatori servizi ed assistenza, conformemente alla legge cinese. La Cina chiede alla parte filippina di ritirare le sue navi dalla zona marittima intorno all'isola Huangyan e di non interferire mai più con le operazioni delle sue imbarcazioni di pesca o con le navi della sua marina nazionale che compiono la loro missione in conformità con la legge cinese".

I cinesi non fanno nulla per abbassare la tensione, anzi la vice-ministro degli esteri conclude minacciosamente: "La parte cinese ha anche fatto i preparativi necessari per rispondere ad ogni peggioramento della situazione provocato da parte filippina", anche se la Fu assicura che "La Cna mantiene la sua risoluzione di cercare delle soluzioni diplomatiche all'attuale situazione e chiede nuovamente alle FIlippine di rispondere seriamente alle inquietudini cinesi ed a trattare il problema in maniera appropriata".

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