[07/05/2012] News

Nuovo accordo internazionale per combattere l'inquinamento atmosferico

Oggi l'Unione europea ha raggiunto un accordo internazionale per aggiornare il protocollo di Göteborg, con la definizione di obiettivi più ambiziosi per ridurre l'inquinamento transfrontaliero dell'aria. La Commissione europea spiega che «I nuovi obiettivi del protocollo vedranno, rispetto ai livelli del 2005, una riduzione delle emissioni Ue di circa il 60% per lo zolfo, il 40% per gli ossidi di azoto (NOx), il 30% dei composti organici volatili (Cov), il 6% per l'ammoniaca e il 20% per il particolato. C'è anche accordo di agire sul cosiddetto "Black Carbon", una sostanza inquinante di breve durata con caratteristiche di climate forcing».

Il Gothenburg Protocol to Abate Acidification, Eutrophication and Ground-level Ozone è stato adottato il 30 novembre 1999 e stabilisce limiti nazionali di emissione per quattro inquinanti: zolfo, ossidi di azoto (NOx), composti organici volatili (Cov) e ammoniaca. Questi massimali sono stati negoziati sulla base di valutazioni scientifiche degli effetti dell'inquinamento e sulle opzioni di abbattimento. La Parti le cui emissioni hanno un impatto più grave sull'ambiente o sulla salute e le cui emissioni sono relativamente poco costose da ridurre dovranno fare i maggiori tagli.

Il protocollo stabilisce anche I valori limite per specifiche fonti di emissioni, come gli impianti di combustione,  la produzione di elettricità, le lavanderie a secco, le auto e i camion, e richiede le migliori tecniche disponibili per limitare le emissioni. Devono essere tagliate anche le Emissioni Cov da prodotti come vernici o aerosol e gli agricoltori dovranno adottare misure specifiche per controllare le emissioni di ammoniaca. 

Secondo Janez Potočnik, commissario europeo per l'ambiente, «Questo è un significativo passo in avanti nella tutela della salute dei cittadini e dell'ambiente. Per la prima volta, abbiamo un accordo internazionale che riconosce il nesso tra inquinamento atmosferico e cambiamento climatico. Accettando di regolare uno dei contributori al cambiamento climatico, il "Black Carbon Black", vedremo effetti positivi sia a livello locale che internazionale».

Una volta che il protocollo sarà attuato pienamente, in Europa rispetto al 1990 dovrebbero essere ridotte, rispetto al 1990, rispetto al 1990 di almeno il 63%, quelle di NOx del 41%, quelle di Cov del 40%  e le emissioni di ammoniaca del 17%.  Con questi obiettivi l'area dell'Europa che attualmente ha livelli eccessivi di acidificazione si ridurrà dai 93 milioni di ettari del 1990 a 15 milioni di ettari

L'accordo coinvolge Ue, Norvegia, Svizzera ed Usa, ma i negoziati hanno riguardato anche altri Paesi aderenti all'United Nations Economic Commission for Europe (Unece), in particolare Russia, Canada, Ucraina, Georgia, in vista delle potenziali del Gothenburg Protocol nei prossimi anni. Oltre a migliorare l'ambiente, la ratifica da parte di questi Paesi creerebbe una situazione di concorrenza più equa tra le varie industri nell'intera Unece.

Il ministro danese per l'ambiente, Auken Ida, come rappresentante della presidenza di turno dell'Ue, ha detto: «Questo è davvero un passo importante per ridurre l'inquinamento atmosferico in Europa. Siamo riusciti ad far accettare di ridurre ulteriormente le emissioni nell'Ue e in Nord America, e abbiamo aperto la strada per un'ulteriore riduzione delle emissioni da parte dei nostri Paesi vicini dell'Est. Nuovi accordi multilaterali ambientali sono ormai abbastanza rari, quindi abbiamo buone ragioni per essere soddisfatti del risultato dei negoziati».

 

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