[24/04/2012] News toscana

Invasioni di velelle, Arpat: nessun pericolo, solo cattivo odore dovuto a decomposizione

La costa Nord della Toscana, dai litorali apuano, versiliese fino a quello livornese (ma fenomeni si sono verificati anche in Liguria e Sardegna) è stata invasa dalle velelle, piccole meduse planctoniche che si sono riprodotte in gran quantità date l'elevate temperature del mese scorso e ora sono state sospinte verso la costa dai forti venti e dalle mareggiate. Qualche apprensione per il cattivo odore dovuto alle decomposizione delle meduse piaggiate, è emersa tra i gestori degli stabilimenti che stanno allestendo per i prossimi ponti festivi (dove tra l'altro è annunciato bel tempo), ma come conferma Arpat il fenomeno non comporta nessun pericolo.

«Gli spiaggiamenti di questi giorni sono fenomeni del tutto naturali. L'unico effetto è l'odore sgradevole della loro decomposizione, che però di solito ha breve durata». La velella o Barchetta di San Pietro è una specie planctonica appartenente al phylum degli Cnidari,- hanno spiegato da Arpat- Vive nelle acque temperate e calde e prolifera in certi periodi dell'anno, soprattutto in primavera ed in autunno.  «E' una forma coloniale con dimensioni della colonia in media comprese tra 2 e 4 cm, talvolta raggiunge anche dimensioni di 6-7 cm. La colonia ha la forma di un disco cartilagineo allungato caratterizzato dalla presenza di una cresta triangolare simile ad una vela che il vento trasporta nelle varie direzioni. La vela è trasparente e, con la luce del sole, assume riflessi azzurri e verdi. Questo fa si che, quando questi organismi che si aggregano in grandi gruppi, appaiono ai nostri occhi come delle vere e proprie flotte di barchette in miniatura di colore blu intenso» hanno concluso dall'Agenzia per l'ambiente. 

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