[23/04/2012] News toscana

Clamoroso: il sentiero elbano della guerra ai trekkers attraversa solo in minima parte il terreno di chi lo ha chiuso

Carabinieri: individuati i responsabili dell’aggressione

Dopo l'aggressione di Pasquetta agli escursionisti che partecipavano all'inaugurazione del "sentiero dei rosmarini" che collega La Foce a Marina di Campo alla spiaggia di Fonza, dopo i ripetuti danneggiamenti alla segnaletica ed al piano di calpestio del percorso, dopo la guerra delle reti messe a chiudere il sentiero numero 48 che vengono divelte, ora viene fuori, carte catastali alla mano, che i proprietari della grande villa che rivendicano la proprietà esclusiva del sentiero e della costa, occupano in realtà solo una piccola parte del tracciato che, proprio perché antico sentiero interpoderale, percorre molte proprietà e il demanio statale. 

Uno di questi proprietari, probabilmente quello che ha una delle estensioni di terreno più grande in località Ischia, ha scritto al sindaco di Campo nell'Elba Vanno Segnini una lettera inviata anche a Legambiente Arcipelago Toscano.  Ecco cosa scrive: «Leggo da organi di stampa e dall'email di Legambiente, che riporto sotto, che in quella zona, rientrante nell'area protetta dal Parco dell'Arcipelago, sarebbero avvenute aggressioni a turisti in occasione della recente inaugurazione del cosiddetto "Sentiero dei rosmarini", presumibilmente a causa del fatto, riferito negli stessi articoli, che all'interno della mia proprietà sarebbero stati posizionati sbarramenti e/o recinzioni illegali allo scopo di ostruire gli antichi sentieri che la percorrono. Tengo a precisare con fermezza che detti sbarramenti, se quanto descritto è effettivamente avvenuto, sono stati installati da parte di persone che non conosco e che non ho in alcun modo autorizzato, del cui operato ho saputo esclusivamente attraverso i suddetti comunicati. Poiché non ho modo di venire all'Elba a breve per constatare quanto descritto, mi preme comunicare a Lei, per il ruolo che riveste, e a chiunque altro interessato che è mia intenzione rispettare e tutelare gli antichi sentieri e i percorsi del CAI che attraversano la mia proprietà, nonché proteggere la natura e l'intera area al meglio che potrò. La prego pertanto di considerarmi a disposizione del Comune di Campo e, beninteso, dell'Ente Parco per qualsiasi collaborazione io possa assicurare».

Legambiente commenta: «Come si vede, gli aggressori dei trekkers sono gli unici che vogliono chiudere un sentiero cartografato e campionato riaperto grazie al contributo di Acqua dell'Elba, al lavoro di Econauta e al patrocinio di Comune, Parco e Legambiente. La prepotenza di questi privati chi, oltre che di un bene pubblico, crede di essere padroni anche dei terreni altrui è ancora più intollerabile. Fortunatamente ci sono altri proprietari che vogliono che quel sentiero sia tenuto aperto e pulito, senza reti e filo spinato»,   

A Legambiente sembra dar ragione anche una nota della Compagnia dei Carabinieri di Portoferraio sulle indagini in corso: «La vicenda occorsa lunedì 9 aprile scorso, si sa, ha profili differenti e se quello riferito alla servitù di uso pubblico della via dei Rosmarini e alla presenza di alcuni paletti di recinzione e cartelli è legata ad aspetti soprattutto ma non solo di natura civile, vi è invece quello della lite tra escursionisti e privati che ha senza dubbio oltrepassato il limite della legge penale e che nell'attività di ricostruzione dei fatti ha già preso forma. I carabinieri della Stazione di Campo Elba, attivati nell'immediatezza dei fatti, stanno svolgendo un' indagine minuziosa, fatta di sopralluoghi e audizioni di persone informate sulla vicenda e protagonisti della stessa e mirano, ovviamente, a far luce, su tutti gli aspetti ma sono già arrivati, intanto, a stabilire che nei confronti di almeno una escursionista vennero tenuti atteggiamenti effettivamente minacciosi e nei confronti di una guida si arrivò addirittura alle percosse, che per fortuna hanno causato solo lesioni lievi. La guida venne, infatti, spintonata e nella conseguente caduta riportò contusioni, per fortuna non gravi. I comportamenti tenuti il Lunedì dell'Angelo da una donna di 46 anni proprietaria di un'abitazione e di un terreno interessati dal percorso e un 48enne, che stava svolgendo dei lavori edili nella proprietà, entrambi individuati dai carabinieri, verranno, quindi, valutati dalla Procura della Repubblica livornese, secondo la ricostruzione fatta dall'Arma. A oggi, di fatto, è ancora rilevabile la presenza di alcuni cartelli e pali che avevano il presumibile scopo di delimitare una proprietà, ma sono abbattuti e di fatto non ostruiscono il passaggio, né l'attraversamento della ripida via che porta alla cala vicina al luogo dell'accaduto, di fatto percorribile. E' da valutare, tra l'altro, se la presenza e la modalità di fissare tali elementi nel terreno rappresenti violazione e l'attribuzione della eventuale responsabilità».    

Intanto l'Associazione Circolo Ricreativo Bonalaccia et Filetto organizza un "1° Maggio sulla "Via dei Rosmarini" - Camminare in Libertà tra Natura e Tradizioni". Gli organizzatori spiegano che si tratterà di «Una camminata pacifica aperta a tutti gli amanti dell'Elba e delle sue meraviglie naturalistiche», ma è chiaro a tutti che si tratta di un invito a riaffermare l'utilizzo pubblico del sentiero.

L'Associazione «Si fa promotrice di questa camminata sulla via costiera da sempre percorsa dalle genti del posto per andare alle vigne o al mare. Un percorso che evoca ricordi di grandi cacciuccate e riporta alla mente tanti episodi del nostro passato contadino. Un cammino costiero sempre affacciato sul mare e avvolto nei  profumi di rosmarino e lavanda, che esalta la bellezza della nostra terra e merita di essere conosciuto da tutti gli amanti della nostra meravigliosa Isola.Arrivati sulla spiaggia di Fonza, ognuno si godrà il suo 1° Maggio in piena libertà. Siete tutti invitati a partecipare».

Il primo maggio Il punto di ritrovo sarà alle 9,45 in Piazza della Vittoria (Monumento) a Marina di Campo e alle 10,30 a La Foce

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