[23/04/2012] News toscana

Acque di balneazione in Toscana: oltre il 94% dei km di costa controllati è in stato di qualità eccellente

Le acque di balneazione della Toscana sono di "eccellente qualità" e nel 2011 è stato registrato un lieve ulteriore incremento: solo l'1.6% dei campioni è risultato  non conforme contro l'1.7% nel 2010.  Questo sinteticamente è quanto si evince dal rapporto Arpat 2011relativo alle acque di balneazione, in cui però vengono confermate criticità, a dire il vero le solite da anni, che non si riescono ad eliminare.

«Nel 2011 il 60% dei casi di inquinamento è stato di breve durata, anche se i valori misurati in molti casi sono stati il doppio dei limiti normativi- hanno spiegato da Arpat- Questi episodi dipendono spesso da un sistema di trattamento delle acque reflue non del tutto adeguato ai carichi stagionali e messo a dura prova da particolari condizioni meteoclimatiche; il non completamento o la non adeguatezza del sistema di raccolta e depurazione degli scarichi sono alla base anche della gran parte dei 13 divieti permanenti per motivi igienico sanitari attualmente presenti».

Dall'Agenzia regionale per l'ambiente informano però che nelle aree a divieto permanente, nel corso del 2011 si è avuto qualche segnale di miglioramento (solo il 30% dei controlli è risultato non conforme) in particolare per il torrente Parmignola a Carrara, torrente Frigido a Massa con addirittura una piena conformità per il torrente Versilia a Montignoso, per la foce dell'Arno e il canale Scolmatore a Pisa, per il Lillatro a Rosignano Marittimo, ed il Canale Solmine a Scarlino. Solo in alcuni casi si sono avute concentrazioni molto "critiche", da 2 a 10 volte superiori ai limiti. Le situazioni peggiori sono alla foce della fossa Maestra (Carrara) ed a Torre Nuova (tra Piombino e San Vincenzo); male sono andati anche il torrente Brugiano (Massa), la foce del fiume Morto, il Botro dei Marmi (San Vincenzo) e la gora delle Ferriere (Follonica). Nel rapporto è stato fatto anche il punto sullo sviluppo dell'alga Ostreopsis ovata: durante la stagione balneare 2011 è diminuito il numero di aree interessate da situazioni critiche ed anche la durata delle fioriture è stata minore di 7 giorni. I casi più critici si sono avuti in 2 aree lungo il litorale di Massa e, con minor intensità, in un'area del litorale pisano ed in una del livornese. In tutti i casi non sono mai stati segnalati casi di malessere nei bagnanti. 

«Lo stato di qualità delle acque di balneazione delle coste toscane, al termine della stagione 2011, può essere definito "eccellente", dal momento che oltre il 90% delle aree di balneazione ed oltre il 94% dei km di costa controllati si colloca in questa classe, con solo 2 casi di qualità "scarsa"- hanno sottolineato da Arpat- Rispetto al 2010 la situazione è rimasta sostanzialmente invariata, dato che i casi di miglioramento della qualità sono compensati da altrettanti peggioramenti». I 4 casi in cui la classe da "buona" (nel 2010) è diventata "eccellente" nel 2011, sono tutti nella maremma grossetana ("Nord Emissario" e "Nord Fiumara" a Scarlino, "Lato Nord foce fiume Bruna" a Castiglione e "Spiaggia Fertilia" a Orbetello); in 1 caso la qualità è passata da "sufficiente" a "buona" ("S. Andrea - Fosso dei Marconi" a Marciana Marina); in 4 casi è peggiorata da "eccellente" a "buona" ("Torre Nuova Est" a San Vincenzo, "Viale del Popolo" a Piombino, "Nord Ovest Gora" a Follonica e "Lato Nord foce fiume Osa" a Orbetello); in 1 caso è peggiorata da "buona" a "sufficiente" ("Botro dei Marmi Nord" a San Vincenzo).

«Gli unici casi di qualità "scarsa" sono la "Foce fosso dell'Abate" a Camaiore e quella denominata "Canaletto" a Piombino (in zona Salivoli), per le quali sono noti da tempo i fattori di criticità. Mentre per il fosso dell'Abate anche nel 2011 si sono manifestati episodi di inquinamento, per il "Canaletto" la classificazione risente negativamente ancora dei numerosi episodi del passato, non avendo avuto superamenti nel 2011; evidentemente i lavori di sistemazione della fognatura realizzati a fine 2010 hanno dato buoni risultati e ci si attende un progressivo miglioramento nei prossimi anni» hanno concluso da Arpat.

Di fronte a questi ottimi risultati non c'è che sperare che i due disastri - il naufragio della Concordia al Giglio e i bidoni tossici persi alla Gorgona - non pregiudichino questa qualità... 

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