[19/04/2012] News toscana

Progetto europeo Mo.Mar, Bramerini: modello valido per l’attuazione della “marine strategy”

Si è tenuta oggi la seconda giornata del convegno sul progetto Mo.Mar "Sistema integrato per il monitoraggio e il controllo dell'ambiente marino", momento di confronto in cui sono stati analizzati i risultati raggiunti in tre anni di attività. Il progetto ha messo insieme Regioni, Centri di ricerca e altri soggetti istituzionali della Toscana, della Sardegna e della Corsica, per costruire un percorso comune sul monitoraggio ambientale marino.

Gli obiettivi specifici sono risultati il progettare un sistema di monitoraggio marino integrato, applicarlo allo studio delle problematiche ambientali dell'area transfrontaliera, sensibilizzare enti, operatori e comunità locali sui temi del rispetto dell'ambiente e coinvolgerli nell'elaborazione di politiche o strategie condivise per il controllo e la protezione dell'ambiente marino e costiero. «Innovazione e tecnologia sono importanti per conoscere l'ambiente marino e il monitoraggio rappresenta uno strumento essenziale per la sua tutela - ha dichiarato l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini-. In questo senso i progetti europei sono un ottimo banco di prova e in un contesto economico difficile come quello attuale, sono una grande opportunità. Il progetto Mo.Mar rappresenta perciò un'ottima esperienza. Lo dimostrano le sue applicazioni in occasione degli ultimi tragici fatti accaduti nella nostra regione».

Infatti, tra le funzioni offerte da Mo.Mar, la modellazione idrodinamica è stata utilizzata per individuare le aree potenzialmente interessate dallo spostamento degli inquinanti nel caso dei due incidenti che hanno colpito la Toscana in meno di un mese: la dispersione di 198 fusti contenenti materiale tossico da parte dell'"Eurocargo Venezia" il 17 dicembre 2011 a largo dell'isola di Gorgona e il ben più grave naufragio della nave Concordia il 13 gennaio 2012 a ridosso della costa dell'isola del Giglio.

Il progetto, cofinanziato dall'Unione europea nell'ambito del Programma operativo di Cooperazione transfrontaliera Italia-Francia "Marittimo", in una partnership internazionale con la Regione Toscana in qualità di capo fila, il Consorzio LaMMA, la Regione Sardegna, l'Istituto Ifremer, l'Università di Cagliari, il Consorzio Cibm, la Fondazione Lem e il Centro Studi Europeo Plural, ha preso avvio dall'esigenza di dare attuazione al complesso quadro normativo per la tutela del mare a partire dalla Direttiva 2008/56/CE "Marine strategy". 

«Il valore aggiunto di questo progetto -  ha continuato l'assessore - consiste  proprio nel rapporto che è riuscito a instaurare tra mondo scientifico e mondo istituzionale e nell'essere un'esperienza positiva per la rete di relazioni instaurate. Insomma, il programma transfrontaliero è un modello di relazioni molto valido per l'attuazione della "marine strategy". D'altra parte, come è fondamentale che esista un coordinamento a livello centrale e sovraregionale sui temi della politica dell'ambiente marino, tuttavia è poi su scala regionale che vengono fatte le scelte di sviluppo ed è su scala regionale che se ne subiscono gli effetti. Una buona programmazione nasce da una buona conoscenza», ha concluso Bramerini.

 

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