[19/04/2012] News

Prestazione energetica degli edifici: ecco il documento di orientamento dell'Ue per gli Stati

Quest'anno l'Europa ha istituito un quadro metodologico comparativo a uso degli Stati membri per calcolare i livelli ottimali in funzione dei costi dei requisiti minimi di prestazione energetica per gli edifici nuovi o già esistenti (regolamento di esecuzione 244/2012 - che integra la direttiva del 2010/31 sulla prestazione energetica edilizia). Adesso la Commissione Europea elabora gli orientamenti per facilitare l'uso della metodologia. Una serie di orientamenti che si basano su principi comunemente accettati per i calcoli dei costi prescritti nel contesto del regolamento. E che, per quanto non siano vincolanti, forniscono agli Stati membri informazioni supplementari.
Offre cioè chiarimenti su una serie di definizioni generali e sulla definizione degli edifici di riferimento.

Ad esempio sull'energia primaria per un edificio che viene identificata come l'energia utilizzata per produrre l'energia fornita allo stesso edificio. Che ricomprende sia l'energia da fonti rinnovabili sia quella da fonti non rinnovabili. E che è calcolata sulla base dei quantitativi forniti ed esportati di vettori energetici, utilizzando fattori di conversione dell'energia primaria.

Ed ancora, fornisce chiarimenti sui costi globali, che non ricomprendono il costo dei terreni (anche se uno Stato membro che lo desideri può decidere che i costi dell'investimento iniziale, e di conseguenza i costi globali, tengano conto del costo della metratura utile necessaria per applicare una certa misura, introducendo di fatto una graduatoria delle misure in funzione dello spazio occupato).

Così come si pronuncia sule misure di efficienza energetica. Secondo il documento possono essere costituite da una misura o da un pacchetto di misure. Nella sua forma definitiva un pacchetto di misure costituisce una variante di un edificio (ossia una serie completa di misure/pacchetti necessari per l'approvvigionamento energetico efficiente di un edificio e comprendente misure sull'involucro dell'edificio, sulle tecniche passive, sui sistemi edilizi e/o sulle misure basate sull'energia da fonti rinnovabili).

E precisa che i costi energetici includono tutti i costi per i consumi di energia associati a tutti gli usi normali negli edifici. L'energia usata per gli elettrodomestici (e il loro costo) non è pertanto inclusa, benché gli Stati membri siano liberi di inserire gli elettrodomestici nell'applicazione del regolamento a livello nazionale.

Inoltre con tale documento la Commissione si pronuncia sull'identificazione delle misure di efficienza energetica, delle misure basate sull'energia da fonti rinnovabili o dei pacchetti/varianti di tali misure per ciascun edificio di riferimento; sul calcolo del fabbisogno di energia primaria derivante dall'applicazione di misure e sul calcolo del costo globale in termini di valore attuale netto per ciascun edificio di riferimento. Così come si pronuncia sulla derivazione di un livello ottimale in funzione dei costi della prestazione energetica per ciascun edificio di riferimento, sull'analisi di sensibilità e sulla stima dell'evoluzione dei prezzi dell'energia nel lungo periodo.

Dunque, per facilitarne l'uso agli Stati membri, il presente documento rispecchia fedelmente la struttura del quadro metodologico identificato del regolamento. Ma a differenza del regolamento, gli orientamenti saranno riesaminati periodicamente, sia dagli Stati membri sia dalla Commissione, di pari passo con l'acquisizione di esperienza nell'applicazione del quadro metodologico.

Il quadro metodologico identificato dal regolamento del 2012, infatti, specifica norme per comparare le misure di efficienza energetica, le misure che incorporano l'energia da fonti rinnovabili, i pacchetti e le varianti di tali misure, sulla base della prestazione energetica primaria e del costo assegnato alla loro attuazione. Stabilisce anche le modalità di applicazione delle disposizioni a determinati edifici di riferimento al fine di identificare livelli ottimali in funzione dei costi dei requisiti minimi di prestazione energetica.

Del resto la riduzione del consumo energetico e l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili nel settore dell'edilizia costituiscono misure importanti necessarie per ridurre la dipendenza energetica dell'Unione e le emissioni di gas a effetto serra. E il settore dell'edilizia è una delle principali fonti di emissioni di biossido di carbonio.

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