[18/04/2012] News toscana

L'agricoltura toscana è in "rete"

Con la nuova agricoltura toscana il contatto tra produttore e consumatore avviene anche via web. Secondo un'indagine condotta da Coldiretti, l'80% di imprese campionate under 40, ha un profilo facebook o twitter a cui si connettono tramite internet o smartphone,  mentre più della metà, pari al 60%, ha un sito internet aziendale. Una piccola parte anima anche i blog mentre la totalità degli imprenditori giovani, ha un account di posta elettronica. C'è poi una parte avanzata di imprese che al pc ha già sostituito il tablet concentrando su un unico supporto tutte le necessità.  In base ai dati raccolti da Coldiretti Toscana, inoltre, la metà delle imprese guidate da under 40 è intenzionata ad aprire un negozio virtuale ed inviare direttamente a casa la spesa, esperienza dell'e-commerce che qualcuno ha già maturato e da tempo utilizza il web come un vero e proprio canale commerciale di vendita.

«Un grande impulso arriva dai giovani che trasferiscono nella loro attività conoscenze e strumenti diventati di ordinario e necessario utilizzo-ha dichiarato Tulio Marcelli, presidente Coldiretti Toscana - Pensiamo al personal computer, ai tablet o agli smartphone che ci rendono reperibili e connessi 24 ore al giorno. La Toscana sta approntando l'era del tablet molto velocemente». Anche se da un lato esiste un gap generazionale e tecnologico non colmabile (svela la ricerca) dall'altro l'agricoltura si sta dotando di tutte le più moderne forme di comunicazione a partire proprio da facebook e twitter, i due più potenti e popolari social network. A confermare lo slancio del settore primario verso il commercio virtuale sono casi come quello dell'Azienda Agricola San Francesco Bio di Grosseto. «È cominciato tutto nel 2005- informa il proprietario Stefano Tanzini-  Inizialmente ci siamo appoggiati ad altri siti internet prima di crearne del tutto uno nostro». I margini di crescita per le vendite on line sono ancora ampi, ma il web è un'occasione per avvicinare realtà aziendali, farsi pubblicità ed esportare prodotti, in particolare quelli ad alto valore aggiunto come il vino, modalità da tempo praticata, ad esempio, dalla Tenuta di Vaira a Bolgheri.

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